D *E C I M A S E S T A . 155 hefcunt tam facrum nomea anùquìs venerabile profìituere ? Il fatto di Lo-driiìo infegnò pofcia ad altri a formar di sì diaboliche mafnade. Guar-nieri Duca ( non so fe di folo notne ) venuto da gran tempo dalla Germania, allorché i • Fiorentini, e Pifam nel 1342. congedarono le loro Soldatefche, ne raunò quante potè, mettendo infieme un formidabil Efercito nell’Anno 1342. come s’ha dalle Croniche deli’Anonimo di Piftoia. Galvano Fiamma Storico di que’tempi nel Manipul. Fior, così ne parla all’Anno 1341. Congregati funt viri J cele rati, & pejliferi ex par-tibus Alamannice , Italia, Tu foia, qui ditti funt Societas. Et fuerunt ho-mines fine jugo, absque Rege , absque lej>e viventes de rapinis , nulli par~ centes celati. Hi fuerunt viri infiabdes , dotti ab omne Jcelus , C’vitates, & Caflra obfidentes. Anche nella Cronica di Modena Tom. XI. Rer. Italie, all’Anno 1342.. fi legge: Magna Societas Gcrmanorùm fatta éfi trium mil-hum, & quingentorum equitum, & plurium -, ac mille puerorum, meretrteum-que, & inutilium aliorum caflra Jequenuum. Nella Cronica Eftenfe, e in quella di Bologna fe ne parla, e fecondo queft’ultima, i primi Caporali d’efla furono Ettore da Panico e Ma^arollo da Cubano, e pofcia il Duca Guarnieri. Andò poi fmifuratamenre crefcendo queiì:a#d