Ventesimasesta. 3<£r ra Chi ne defidera la defcrizione , oda ciò che ha Ricordano Malafpi-r i Capit. 164. della Storia , parlando del Carroccio de’ Fiorentini. E nota, die’ egli, che il Carroccio era un Carro insù quatro ruote , tutto dipinto vermiglio -, ed eravi Jufo due grandi antenne vermiglie , in su le quali fava , e lentolava un grande Stendardo dell' Arme del Comune di Firenze , che era dimenata bianca e vermiglia , e ancora fi mofira a San Giovanni. E traina-vaio un gran paio di buoi coperti di panno vermiglio , che Jolamente erano di-putati a ciò - ed erano dello Spedale de Preti. E il guidatore era franco nel Comune. E quel Carroccio ufavano gli antichi per trionfo e dignitade . E quando s'andava in ofle, i Comi vicini e Cavalieri il traevano dell’ Opera di Santo Giovanni , e conducevanlo in fulla Pia^a di Mercato Nuovo &c. e si i accomodavano al Popolo, e i Popolari il guidavano in ofle. E a ciò erano diputad in guardia i più perfetti e più forti e virtudiofi Popolari della Città , e a quello fi ammajjava tutta la for^a del Popolo &c. Dovea ei-fere più pefante il Corroccio de’ Milaneiì, perchè tirato da quattro paia di grofli Buoi. Altri ci fono , che a noi lafciatono la dipintura d’eifi Carrocci , e per conofcere quello de’Pavefi , convien afcoltare l’Anonimo Ticinenfe , il quale circa l’Anno 1330. così fcriveva nell’ Opui'colo iuo . Quum ad folemnem & generalem exercitum procedunt, fecum ducunt Plau-flrum , trahentibus pluribus paribus boum rubro panno coopertorum : quod Plauflrum Carochium dicitur. In quo Tabernaculum efl ligneum , capiens ali-quam hominum quantitatem : in cujus medio fublimis efl pertica furfum eretta cum pomo cereo deaurato , in qua inter alia infgma regium Tentorium ponitur , & Vexillum longiffimum rubeum cum Cruce alba, & defuper ra-mus Olir ce . Et ita celebratis in ilio Miffarum folemniis , ordinate proceditur. Galvano Fiamma Manip. Fior. Cap. 144. deferivendo il Carroccio de’ Milanefi , fcrive deputato un Cappellano , qui juxia Carrocerum ( così fuol egli appellare il Carroccio ) femper Miffam celebret , & vulne-ratis dei Pamtentiam. Servironiì del Carroccio anche i Bolognefi , Padovani , Veronefi , Brefciani, Cremonefi , Piacentini, Parmigiani &c» Alla guardia del Carro marciavano una brigata de’più valorofi e prodi guerrieri. Dalla vifta dell’Infegna ivi pofta e fventolante acquiftavano coraggio i combattenti. Prefo o rotto il Carroccio , per lo più era perduta la pugna. Burcardo nella Lettera de excidio Urbis Meàiol. fcrive, che nell’Anno 1162. il foggiogato Popolo di Milano andò a prefentarlì a Federigo I. Augufto cum Curru , iniquo tubicines flantes tubis ctreis for-tius intonabant. Pofcia lo deferive colle feguenti parole : Stàbat atttem Currus multiphci robore confeptus , ad pugnandum defuper fatis aptatus , ferro fortiffime ligatus . De cujus medio furrexit arbor procera , ab imo ufque ad fummum ferro , nervis &funibus tenacijfime circumtetta . In hujus fummitate fu-pereminebat Crucis ejfigies , in cujus anterior parte beatus depìngebatur Ambro-fius ante profpiciens , & benedittionem intendens , quocumque Currus verteretur. Dijf Ital. T. /. Zz E qui’