Quinta. 3 3 Spoletanos Ducatus. E ciò perchè s’ era divifo quel Ducato nel di qua e nel di là dall’Apennino , e vi comandavano allora Guido e Lamberto amendue Duchi di Spoleti. il di qua divenne poi Ducato di Camerino, e pofcia Marcctcli Fermo, e Marca di Ancona. Il Fiorentini nella Vita della ConteiTa Matilda giudicò, che quella PrincipeiTa fignoreggiaffe il Ducato di Spoleti, e iniìeme la Marca fuddetta, ma fenza poterne addurre pruova. Ho io tratta dal Regiftro di Cencio Camerario e pubblicata una Bqlla di Onorio IH. Papa dell’Anno 12.21. che tratta delia ricupera delle Terre e Cartella di effa ConteiTa ; da cui apparisce, aver ella poffeduto Spoleti , Narni, Terni, Todi, Foligno, Perugia , Afilli , Noce-ra , ed altre Città e Luoghi di quella Contrada , e deila Marca di Ancona. • Più’riguardevole del Ducato di Spoleti dicemmo eiìere flato il Beneventano , sì per la fua grande eltenfione , intorno alla quale è da vedere un Trattato dell’ingegnoso Camillo Pellegrini ; come per alcune altre particolari prerogative Tue. Certo è, che i Duchi di Benevento ricono-fcevano per loro Signore il Re de’Longobardi. Ma da che Delìderio ultimo Re di quella Nazione cadde iniìeme col Regno fotto la potenza di Carlo Magno , Arichis , o ila Arìgifo Duca di Benevento , non credendoli obbligato a ricevere per Tuo Sovrano, chi niuna ragione avea l'opra di lui, alzò la teila, e prefe il titolo di Principe , cioè di Re fenza ufare il nome di Re, come c’infegna Erchemperto Storico di quelle parti. Ma non poteano le forze fue competere con quelle di un Carlo Padrone della Francia, di gran parte della Germania, ed anche della Lombardia. Gli convenne dun*que di accordarfi col Re novello , confer-vando nondimeno i fuoi diritti, legati da una lieve fervitù. Grimoaldo fuo Figlio non volle ilare a’patti , e ne nacque gran guerra , a cui diede fine col renderli folamente tributario al Re d’Italia , e promettere di pagargli annualmente fette mila foldi d’oro. Non lì può perciò negare , che quel Ducato c.ontinuaffe ad effere porzione del Regno Italico; ed Eginardo nella Vita di Carlo Magno, e gli Editti di quel grande Im-peradore , atteilano , che anche i Principi di Benevento entravano fra le conquide de’Franchi. Riconobbero efli quefta medefima Sovranità in Lodovico II. Augufto ; allorché nell’Anno 851. egli partì il Ducato Beneventano fra due contendenti, cioè fra Radelchi , e Siconolfo. Per altro larga mifura di Signoria , e una quali indipendenza fu lafciata a que’ Principi, affinchè non fi gittaiTero in braccio a i Greci confinanti, ficcome talvolta avvenne, allorché non poterono dimeno, o gli Augu-fti di Occidente troppo vollero efigere da effi. Sofìennero i medelimi anche lungamente il decoro della* Nazion Longobarda con intitolarli Gen-ds Loncjobaròorum Principes. Nella Cronica del Moniftero di Volturno noi abbiamo un Diploma di Landolfo ed Atenolfo Principi di Benevento, Dijf. Jtal. T. I, E