Ottava: 57 de’ Poveri, Pupilli, Orfani, e Vedove. V’ era in oltre comandamento , che non fi potettero tenere i Giudizj fe non da i Giudici digiuni, cioè prima citi pranzo : perchè anche allora doveano effere in credito i frequenti bicchieri di vino, che poteano tramandar fumi alla tetta. Si può chiedere, perchè nelle Leggi Longobardiche niuna menzione mai fi truovi de’Conti, benché sì fpetto vi fi parli de’ Miniftri di Giuftizia. Nè pur Paolo Diacono fuol di Ior far parola. Non era forfè in ufo il nome de’Conti p r e ilo i Longobardi , come pretto i Franchi ? Certamente foliti furono più tolto a valerli del nome di Giudice , che di quello di Conte. Contuttociò non fi può negare, che adoperattero l’uno e l’altro. II Santo Pontefice Gregorio il Grandenei Lib . IV. Ind. 12. Epift. 47. Scrivendo a Sabmiano fuo Apocrifario alla Corte del Greco Auguilo , ditte cjuefte celebri parole : Si. ego in morte Lanvobardorum me mifcere volilijf'em , hodie Langob arò orli m gens neque Reges , nec Duces , nec Comites haberet, atque effet in fummo, confufione divìfa. E dal fuddetto Paolo Diacono nel Lib. Ili. Gap, 9. vien rammentato Comes Langobardorum de Lag are , Raglio nomine. Oltre di che ne’Diplomi de i Re Longobardi , riferiti daU’Ughelli, Margarino, e Campi , fi truova quella Forinola Prcecipientes omnibus Ducibus , Comi-tibus , Gaflaldiis , vel Aclionariis noflris &'c. O pure quell’ altra : Ut nullus Dux, Comes, Gaflaldius &c. Qui il nome di Conte Significa lo Iteffo che il Giudice in altri luoghi. L’altro Ufizio de’medefimi Conti confiileva nel governo della Milizia sì in tempo di pace , che di guerra. Nell’Editto di Lodovico Pio Imperadore nell’Anno 815. prello il Baluzio fi comanda, che gli Spa-gnuoli, ficut ceteri liberi homines ( perchè i Servi non erano ammeifi a militare) cum Conine fuo in exercitum pergant. In un Capitolare di Car- lo M. dell’Anno 812. è ordinato che i Conti andando all’Armata non lafcino alcuno efente dalla milizia , alla riferva di due o di quattro per-ione. E perciò s’intende , perchè Bonifazio II. probabilmente Duca di Tofcana nella fpedizione , ch’egli fece nell'Anno 828. contro i Mori di Affrica , ajjumto fecum fratre Berethario , & aliis quibusdam Comitibus de Tufcia &c. in Afrìcam trajecit. Così nella Legge Longobardica LVI. di Lottario I. Imperadore leggiamo quelle parole : Poflquam Comes & pa-genfes de qualibet expediùone reverfi fuerint, ex illa die per XL. nocles ¡il bannum refciffum . Dalla voce Comes lignificante Governatore della Città, fi formò pofcia Comitatus, parola indicante tutto il Territorio con Terre, Cartella , e Ville fottopollo al comando e alla giurisdizione del Conte . Imperciocché non già i Conti prefero il Rome loro da Comitatus , come alcuni hanno immaginato , ma bensì Comitatus è venuto da Comes. Egidio Menagio nelle Origini nella Lingua Italiana, cercando onde fia nata la voce Contado , così fcrive : Contado , Campagna intorno la Città, nella qual fi contengono i Villaggi, e le Poffejjioni . Da Contracius D-Jf. hai. T. I. “ H fot~