6 II Commissariato approvvigionamenti [6.X1.17] mi presenta i capi ufficio, man mano che arrivano. Sveglia per tutti. Ho da Orlando e da Nitti poteri amplissimi nel mio ramo di Governo. Scrivo e invio a Crespi sull’Adda un manifesto ai miei operai (1). 6 Novembre. Il commissariato è nel maggiore disordine. Non c’è contabilità, ma molti libri contabili. Nomino il rag. Luigi Stob-bia mio segretario particolare. 7 e 8 Novembre. Infliggo severe punizioni a impiegati che sorprendo in flagrante trasgressione dei loro elementari doveri. Mantengo ( 1 ) Manifesto agli operai del Cotonificio Benigno Crespi: Operai! L’unanime fiducia delle più alte autorità dello Stato mi ha chiamato a far parte del Governo, e a dirigere la più delicata e difficile funzione di un Governo di guerra: quella di alimentare l’Esercito e la Nazione. In qualunque altro momento avrei rifiutato, come già altre volte rifiutai. Ora il rifiuto sarebbe stato debolezza, anzi viltà. Nessun italiano, tanto più quando il nemico ha varcato il confine, può rifiutarsi di correre dove la Patria lo chiama; urge il dovere quanto maggiore è il pericolo, il sacrificio, la fatica. Ma non mi stacco da voi. Sarò sempre in mezzo a voi col pensiero, col cuore e, quanto più mi sarà possibile, senza nocumento del mio altissimo ufficio, anche colla persona. Voi, italiani sopra tutto, datemi la prova di comprendere la grandezza del sacrificio che compio, stringendovi intorno ai vostri direttori, a tutti i vostri capi, dando a loro anche più della fiducia con cui li avete sempre fatti contenti; lavorando sereni e fidenti, cosi come se fossi, e anche più che se fossi costantemente in mezzo a voi. Tutti i vostri desideri mi saranno trasmessi dai vostri direttori e capi e potrete d’altronde ancora trasmettermeli direttamente quando verrò costi. Io affido a ciascuno di voi l’ordine e la disciplina necessari sempre in una grande azienda. Sono sicuro che raddoppierete gli sforzi nella coscienza della vostra personale responsabilità verso le stabilimento, verso la vostra famiglia, verso la Patria. La Patria è in pericolo, ma non teme rovina! Qualunque cosa accada: Viva l’Italia!