Canali — 74 — Cannone Canale di S. Bonifacio fra la Sardegna e la Corsica). Vedi Fiord. Canali marittimi vengono eseguiti per accorciare le linee di navigazione. Cosi per il canale di Corinto (1882-1893) per evitare alle navi il lungo e inutile percorso lungo il Peloponneso. Quello di Suez e di Panama; quello di Kiel, che mette in comunicazione il Mare del Nord col Mar Baltico. Canalizzare rendere navigabile un corso d’acqua che non lo sia, per mezzo di artifici. Canapa di Mauilla notissima pianta, che fornisce il canape. I fusti vengono fatti seccare al sole e poi si mettono a macerare nell’acqua in guisa da rendere libere, colla distruzione della parte cellulare, le fibre che costituiscono il tiglio, cioè la parte tessile. Con le fibre tessili si fabbricano tele più o meno fine, gomene, corde grosse e sottili, spaghi, filo da cucire, da far reti, ecc. Vedi Abaca. Canapaio colui che vende canapa. Canapo cavo composto di quattro cordoni aventi il diametro di m. 0,056 circa, si stima capace di reggere il peso di quintali 20, e un metro di canapo pesa all’in-circa kg. 1,736. I marinai denominano quasi sempre cavo, il canapo. Cancro (Tropico del) parallelo che si trova a 23° y2 a nord dell’equatore. Candela unità della potenza luminosa di un faro. La candela decimale italiana è uguale 0,99 candele inglesi, uguale a 0,104 carcel. Candeliere bastone di ferro confitto verticalmente entro buchi appositi in diverse parti del bastimento, fatto per sopportare altro bastone o draglia per tenda, ecc. Candelizza apparecchio che serve a sollevare, imbarcare, e sbarcare oggetti di gran peso; è foggiato e funziona a guisa di un grosso paranco. È chiamato anche calorna. Canesca (La) è il nome popolare del pescecane azzurro che vive nel Mediterraneo. Canestrello anello, cerchio o cerchietto di ferro, di legno o di cavo, usato a bordo per molteplici usi; - specie di impiombatura lunga atta a formare un anello di cavo. Serve principalmente per gli strappi dei bozzelli di legno. Canevaccio di una carta è quell’insieme di linee rette o curve che si incrociano in tutta l’estensione della carta e di cui le une rappresentano una serie di paralleli equidistanti; le altre una serie di meridiani equidistanti, cioè di meridiani i cui piedi sull’equatore sono equidistanti. Canga o cangia leggera imbarcazione a vela in uso sul Nilo. Cani o Fantinelli sono piccoli brac-eiuoli posti verticalmente ed in traverso nella parte superiore del tagliamare a destra ed a sinistra, che legano fra loro le voltigliole e sui quali sono inchiodate le barchette od i grigliati che formano il suolo della palmetta. Cannacca anello che si usa sull’albero per legatura volante. Cannello mollusco bivalve, abbondante nelle spiagge mediterranee. Cosi lo chiamano nella Romagna e nella Marche; i Veneziani lo chiamano cappa. È il Solen vagina eccellente a mangiarsi crudo e cotto. Cannizza sorta di zattera formata di canne congiunte insieme, di cui si servono i marinai di Abruzzo per la pesca delle seppie. Cannocchiale strumento ottico, formato di lenti, atto a dare di un oggetto lontano una immagine vicina. Cannocchiale astronomico vedi Stabile AnG. : Come è fatto e come si adopera il cannocchiale astronomico. Milano, 1902. Cannonare combattere a colpi di cannone. Cannonata colpo di cannone. Cannone pezzo d’artiglieria che trovasi su bastimenti da guerra per