A collo — 9 — Acquicoltura novra in maniera che, appena incominciata, un individuo, uomo o nave, non attende l’altro per agire simultaneamente, ma ognuno a-gisce sollecitamente per sè e cessa quando ha finito senza attendere comandi. A collo dicesi di una vela quando viene colpita dal vento in direzione opposta a quella che favorirebbe il cammino. Acqua, dicesi che una nave fa acqua allorché l’acqua del mare penetra nel suo interno per qualche foro o fessura o falla; - dicesi pure f ar acqua per fare l’acquata, cioè la provvigione d’acqua dolce; « e’è acqua da correre, allorquando si trova spazio libero da navigare senza pericoli; * si trova la stessa acqua, per dire la stessa profondità; m la linea d’acqua di una nave è la sua sezione orizzontale sulla superfìcie del mare; m le acque di una nave, sono quelle della direzione della sua chiglia prolungata da poppa; * le acque d’una flotta sono quelle del tratto di mare in cui essa è visibile; * oltre alle citate locuzioni, si aggiungano le seguenti: fare acqua quando l’acqua del mare penetra nella stiva attraverso le falle; gettare in acqua, gettare in mare; specchio d’acqua, la parte di mare di cui si parla; avere o non avere acqua, quando manca la profondità del mare necessaria al galleggiamento della nave; « bassa, quella in cui la profondità è tale da rendere malagevole o pericolosa la navigazione; si esprime lo stesso concetto colle parole basso fondo, che sono da evitarsi perchè possono essere intese in altro senso. L’espressione acque basse allude anche alla fase durante la quale la superficie delle acque si abbassa al di sotto del livello medio per contingenze astronomiche e meteorologiche; •> di falla, quella che entra per le falle della sentina; « di mare, è una soluzione di un grande numero di elettroliti: non contiene che in piccole quantità sostanze azotate e quantità minima di colloidi. Ha una salinità di 35 gr. di sale in media per ogni kg. d’acqua. Essa copre per quasi tre quarti la superficie del globo; « (linea d’) dicesi anche di galleggiamento o d’immersione; » morta, strano fenomeno marino, del quale è menzione nella Storia naturale di Plinio e che i più ritenevano fantastico, ma che fu riscontrato nell’arcipelago greco presso Cerigo, dall’ esploratore Nansen sulle coste della Siberia e si verifica con certa frequenza nei fiordi norvegesi, è quello dell’« acqua morta ». La nave, cioè, entrando in certe zone marine perde improvvisamente il dominio del timone e la velocità. La spiegazione del fenomeno è data, secondo studi recenti, dalla presenza, in determinate regioni marine, di strati d’acqua di densità differente: lo sforzo fatto dalla chiglia per vincere la resistenza dell’acqua essendo minore di quello fatto dalle parti superiori della nave, si determina uno squilibrio nella condotta della nave;« stanca, lo stato quieto dell’acqua tra i due moti della marea. Acqua marina è quel colore verdiccio che talora prende il mare. Acquare far provvista d’acqua. Acquata provvista d’acqua dolce; dicesi far l’acquata, andare all’acquata, per estensione dicesi pure acquata il luogo ove si va a fare l’acquata. Acque territoriali quella parte di mare del territorio continentale e insulare, sulle cui acque, a partire dalla costa, lo Stato ha completa giurisdizione (R. D. 6 agosto 1914, n. 178 stabilisce i limiti delle acque territoriali agli effetti della neutralità e del diritto di guerra). Acquicoltura è vocabolo generico che designa la coltivazione dei