Arsile — 31 — Aspirante chiamati i lavoranti nell’arsenale di Venezia. Arsile corpo d’una nave completamente disattrezzato, sfornito d’ogni suo armamento e d’ogni ornamento. È voce dei marinai veneti. Arte di navigare è quell’arte che consiste nel saper dirigere e condurre una nave, e nel trarre il massimo profitto dai mezzi che sono a disposizione del marino in determinate circostanze. Gli strumenti più in uso per stabilire la direzione della nave sono la bussola, il cronometro, il loch, lo scandaglio, le carte nautiche. Arte marinaresca o anche tecnica marinaresca è la dottrina e l’arte di dirigere e mantenere una nave. È naturale che col passaggio dalla vela al vapore, l’uomo di mare deve avere della tecnica nozioni e pratica sufficienti, come un tempo doveva essere per la manovra delle vele, l’attrezzatura ecc. Arte militare marittima studia la funzione politica ed economica del potere marittimo, e pertanto studia l’arte militare, le nozioni generali della guerra, la geografia strategica, la marina e la guerra, la guerra di costa ecc. Ne scrissero il Clausewitz, lo Jomini, e un buon trattato il Secchi (Livorno, 1903). Artico (Mare) venne così denominato per la prima volta da C. P. de Fleurien nel 1797; designato poi col nome di Oceano Glaciale artico dalla Commiss, che per la R. Soc. Geogr. di Londra studiò nel 1845 una più opportuna divisione dei mari terrestri. Esso sta intorno al Polo ed ha una superficie che si aggira intorno a 15 milioni di km2. Si rimanda a R. N. Rudmose Brown, The polar regions, Londra, 1927. Artiglieria navale generalmente significa i cannoni impiegati su galleggianti destinati a battere galleggianti; essi costituiscono un sistema d’armi che si è andato differenziando da quello di terra. Sono dotati di un tiro celere e di organi di punteria e di manovra molto esatti. Differiscono anche da quelli di terra per l’af-fustamento: gli affusti da coperta sono a piedistallo e a piattaforma. Artimone vela che nelle navi del medio evo stava sull’albero maggiore posto innanzi agli altri: ora sta su quello di dietro, e più comunemente dicesi « vela di mezzana ». Arturo stella a (alfa) della costellazione di Boote. Ascensori sistemi in cui si hanno delle conche mobili con movimento verticale: si usano nella navigazione interna. Si chiamano anche elevatori e comprendono due conche portate in equilibrio all’estremità di due torchi idraulici comunicanti fra essi per mezzo di un condotto munito di chiusura a cateratta. Ascidie animaletti marini, talune specie dei quali fosforescenti, che appartengono al tipo de’ tunicati, perchè ravvolti in un involucro detto tunica. A secco posizione di un galleggiante qualunque quando trovasi in bacino di carenaggio, dopo asciugata l’acqua, o quando trovasi investito in una secca, ecc.; « restare a secco rimanere incagliati. A secco di vele navigare senza vele, cioè col solo impulso del vento negli alberi, nei pennoni e nei cordami. Ciò accade quando la nave è colpita da vento impetuosissimo, ciclonico, e così dicesi correre a secco di vele, a discrezione, o semplicemente a secco. Asolare il soffiar leggero del vento; alitare. Aspa leva o manovella che, introdotta nella testa dell’argano, serve a farlo girare. Aspirante di marina è il grado che precede immediatamente quello