Alabàsso — 14 — Alberi nel senso longitudinale ai due spigoli inferiori laterali per circa un terzo della lunghezza. Alabàsso o caricabasso imbroglio di vela di straglio o di fiocco. Alàggio apparecchio per tirare a secco sopra uno scalo un bastimento, allo scopo di fare riparazioni o pulire la carena; « scalo di • piano leggermente inclinato ricoperto di un graticolato di legno di quercia, il quale dalla piazza del cantiere si inoltra fino al di là del lido di mare. Nelle marine dove non sono cantieri stabili, lo scalo si fa provvisorio e di legno. Gli scali di alaggio possono essere a rotaie o a strisciamento. Alaggio fluviale si fa con uomini o con animali, mediante una corda detta alzaia attaccata a poppa, che passa a prua per una puleggia attaccata in cima d’un albero di conveniente altezza onde l’alzaia non peschi nell’acqua o non freghi contro le sponde: l’estremità libera di questa corda è prolungata a riva e vi si attacca il motore che può essere costituito da uomini, cavalli o macchine. Alalongara rete stretta di maglia della lunghezza di 100 a 120 metri e della profondità di 30-40 metri tenuta perpendicolare da sugheri e piombi. La rete galleggiante non è attaccata in fondo del mare ed è libera di percorrere in brevissimo tempo enormi distanze spinta dal vento o dalle correnti. Alare tirare orizzontalmente, far forza su di un cavo. È diverso da rimorchiare. Alare a bordo ! comando per far tirare a bordo un oggetto, una lancia, ecc. Alare a terra il tirare a terra un naviglio a forza di argani, di cavalli o di vapore. È operazione opposta al varamento, e si fa in piccoli cantieri mancanti di bacini di carenaggio. Albaione monticello o cumulo di rena biancheggiante sopra la spiaggia. Albatrosso specie di nave, detta anche albatrotto nel quattrocento. Fu inventata da mastro Giovanni dell’arsenale di Pisa. Alberare mettere a posto gli alberi d’una nave; drizzare verticalmente i remi d’una lancia coll’impugnatura appoggiata al banco e sostenuti con una mano. Albera remi ! comando dato per far alberare i remi in una lancia, ciò che si fa tenendo il remo verticale colla impugnatura appoggiata al banco o ad una ser-retta e sostenendolo con una mano. Alberatura è l’insieme di tutti gli alberi coi loro pennoni. L’alberatura prende diversi nomi secondo la qualità delle navi alle quali contribuisce a dare il nome specifico che le contraddistingue. L’alberatura, a seconda delle vele, dicesi latina o a calcese se è a vele triangolari; quadra se a vele quadre; oppure riferentesi al tipo della nave, di goletta, di brigantino, ecc. Alberetti sono gli alberi dei velacci, e vengono sovrapposti a quelli delle gabbie. Possono essere di piccolo velaccio, di gran velaccio, di fortuna. Alberi di una nave sono il trinchetto, la maestra, la mezzana ed il bompresso. L’albero di trinchetto sta a prua, quello di maestra quasi al centro, quello di mezzana a poppa. Ogni attero, è formato ordinariamente di due o tre pezzi sovrapposti, in prolungamento gli uni degli altri, e prende il nome della vela cui è destinato a portare, cosi si ha: albero di trinchetto che si compone: del fuso maggiore o tronco, che è il più basso, il cui piede attraversando la coperta giunge sul paramezzale, ove viene fissato nella scassa, dell’albero di paroc-