Compagnia — 96 — Conche gnia coloniale e di navigazione. Vedi il bel lavoro: Marengo E., Manfroni C., Pessagno G.: Il Banco di S. Giorgio, Genova, 1911, in 4°. Compagnia olandese delle Indie occidentali, il buon esito che la Compagnia delle Indie orientali(v.) aveva ottenuto aveva indotto gli olandesi a cercare una nuova forma di ricchezza nello sfruttamento delle colonie che la Spagna possedeva in America. A tale scopo si fondò nel 1621 la Comp. Oland. delle Indie occid. la quale aveva per base l’ordinamento simile a quello della Compagnia che l’aveva preceduta. Non ebbe però i buoni guadagni e gli ottimi risultati di essa; perchè la zona che avevano scelta era difesa strenuamente dalla Spagna, dimodoché questa compagnia fallì: all’Olanda però rimasero alcuni possessi coloniali d’America. Compagnia olandese delle Indie orientali, si chiamò con questo nome l’associazione avvenuta nel 1602, di tutte le compagnie private che cercavano la ricchezza nei mari coloniali. La Compagnia olandese non era di carattere statale, era però sorvegliata dallo Stato che prendeva tutti i provvedimenti affinchè essa prosperasse. Era costituita in forma di società ed ebbe un capitale di 6 milioni e mezzo di fiorini. Gli alfari che essa concluse furono grandiosi, ma la concorrenza francese e inglese rivelatasi imponente nel XVIII secolo tolse all’Olanda il monopolio dei prodotti. Essa conserva tuttavia il grande impero coloniale che ancora oggi possiede. Compagno d’albero ciascuno dei marinai che nella nave erano deputati all’albero e alla vela maestra. Compartimenti marittimi così si dicono ognuno dei 31 compartimenti in cui agli effetti del Codice della Marina Mercantile, sono divise le coste d’Italia e in cui hanno sede le Capitanerie di porto. I compartimenti si dividono in Circondari marittimi nei quali hanno sede gli uffici circondariali marittimi e le delegazioni. Compartimenti stagni allo scopo di evitare che una nave che subisce un’avaria nell’opera viva (parte viva), venga invasa compieta-mente dall’acqua e affondi, la si suddivide in tanti compartimenti che diconsi « stagni » impermeabili all’acqua. Questa pratica è molto importante sulle navi da guerra, per difendersi, più che sia possibile, dalle insidie subacquee. Compasso strumento metallico composto di due bracci eguali uniti a cerniera ad una estremità e terminanti con punte di acciaio dall’altra. Serve per tracciare circoli, o per misurare esattamente le lunghezze. A bordo delle navi si usa per misurare le latitudini dei luoghi, le loro distanze, ecc. Compensare una bussola l’atto con cui si compensano le bussole di bordo per moderare o per rendere meno irregolari le loro deviazioni. Significa contrapporre alle forze perturbatrici locali, una forza eguale in senso contrario, in maniera di neutralizzarle e rendere quasi insensibili le deviazioni. Compensatore magnetico l’insieme di certi pezzi di ferro che vengono disposti convenientemente attorno alla bussola allo scopo di compensare l’azione delle masse di ferro, componenti la nave, sopra l’ago magnetico. Compound vedi Corazza e Macchina a vapore. Conche servono a dividere il corso di un canale in tanti tratti quasi orizzontali ed a passare dall’uno all’altro mediante vari gradini verticali. La prima conca fu costrutta nel 1439 sotto il dominio di Filippo Maria Visconti nel ducato di Milano. Tuttavia colle conche non si possono superare dislivelli maggiori di 4 o 5 metri.