Marea — 183 — Marea si muta in una viva fosforescenza a luce bianca, o verdognola, o azzurrognola, solcata tratto tratto da sprazzi più luminosi e dovuta ad enormi quantità di piccolissimi protozoi e principalmente alla Nocticula miliaris; * di leva che continua con calma di vento e porta a deriva: « mare di prora navigare con mare di prora; • mare fresco col vento gagliardo, ma non tempestoso; « morto è quello in cui si manifestano le onde senza vento; « piscatorio delimitazione opportuna che distingue il mare territoriale dal mare piscatorio, onde limitare in quest’ultimo l’impero della legislazione sulla pesca; « profondo quello in cui la profondità è considerevole, convenzionalmente quello che supera 200 m. di fondo. Alle medesime condizioni si allude colle parole alto fondo che si presta ad una interpretazione erronea; « sottile in cui la profondità è inferiore a 200 m.; » sporco fenomeno del mare Adriatico. Consiste nella formazione per opera di microrganismi, di grandi masse gelatinose natanti a pochi metri dalla superficie del mare e ostacolanti notevolmente la pesca; * stato del è uno studio che si basa sulla direzione da cui provengono le onde e sulla forza di esse; «. territoriale è secondo il diritto internazionale e marittimo, la zona di mare costiero per una larghezza corrispondente alla gittate delle artiglierie. Vedi Olivieri P., Il diritto dello Stato sul mare territoriale, Genova, 1902; » vecchio così dicesi quando è agitato da un vento che ha cessato di soffiare e che si va a poco a poco rabbonendo. Marea è il sollevarsi ed abbassarsi dell’oceano prodotto dalla forza d’attrazione del Sole e della Luna: vanno tuttavia considerati con essa gli effetti dei venti regolari e periodici, le variazioni della pressione atmosferica, le preci- pitazioni. Il fenomeno della marea, nella sua forma più nota e più semplice, è l’aita e la bassa marea: è controllata dai mareografi. Questo fenomeno non ha importanza dal punto di vista pratico della navigazione d'altura, in quanto non interessa che per l’atterraggio ed è per questo che il capitano deve conoscere e saper predire in altezza e in tempo la marea per ogni spiaggia. Vedi: Proudman J., Bibliographie des marées, Venezia, C. Ferrari, 1929; Darwin G. H., La marea ed i fenomeni concomitanti nel sistema solare, Torino, 1905. » Le maree hanno movimenti verticali periodici. I movimenti orizzontali periodici si chiamano invece correnti di marea, movimenti che non vanno confusi. Essi sono essenzialmente periodici. L’oscillazione verticale delle acque per effetto delle maree, varia fra un massimo chiamato alta marea, e un minimo chiamato bassa marea. Dicesi livello medio del mare, in un dato luogo, il livello intorno al quale oscillano le acque di quel luogo. Il Newton nel 1687 fu il primo a spiegarsi il fenomeno delle maree con la legge della gravitazione universale da lui scoperta. Marea (classificazioni della) le maree che si osservano in vari punti del globo possono essere classificate in tre grandi categorie: maree semidiume (due alte e due basse maree durante il giorno lunare); maree del tipo diurno (una sola alta marea ed una sola bassa marea durante un giorno lunare); maree del tipo misto, ossia di tipo intermedio delle precedenti e che presentano particolari anomahe. Rispetto al problema nautico essa consiste nel trovare anticipatamente: 1) le ore delle alte maree per un dato giorno; 2) le altezze delle alte maree.