762 Documenti (n. 15) cesi, che si mostrano molto volonterosi arrivare conclusione, fanno notare che soluzione stessa deve trovarsi prima di sabato, data fissata per presentazione clausole pace ai tedeschi. Considerano che delegazione italiana commetterebbe grave errore se ritornasse Parigi senza avere prima sostanzialmente definito questioni territoriali e le altre più importanti questioni, non essendo neanche lontanamente possibile considerare eventualità di una seconda partenza della delegazione italiana da Parigi. Ministri francesi attendono risposta oggi stesso. Cordiali saluti. Crespi DOCUMENTO N. 15 Colloquio Crespi-Bonin-ministri francesi (Telegramma dell’ambasciatore Bonin al ministro Sonnino) Da Parigi, 30 Aprile igig, ore si. Richiestone da Crespi ho assistito ad una colazione che egli offriva oggi a Tardieu, Loucheur e Clémentel. I tre invitati, che parevano evidentemente autorizzati da Cle-menceau, affermarono nuovamente la gravità della situazione, i pericoli e tutta la necessità di uscirne ad ogni costo ecc. Crespi ed io ci mantenemmo sempre sulla difensiva, osservando che della lamentata situazione non eravamo in alcun modo responsabili, che unanime manifestazione del Paese confermata dalla sua rappresentanza parlamentare rendeva impossibile al Governo di abbandonare la posizione presa, e ci troviamo quindi nell’impossibilità di prendere alcuna iniziativa. Mi dolsi per contro molto dell’atteggiamento freddo e passivo che i nostri alleati prendevano nella nostra controversia con Wilson e che avrebbe a poco a poco portato il nostro Paese a dubitare dell’amicizia loro. I tre francesi dal canto loro ci fecero il seguente ragionamento: I vostri alleati (Lloyd George, Clemenceau) sarebbero dispostissimi a farsi promotori di una transazione, ma prima di tutto vorrebbero sapere quale transazione potrebbe essere