[26.1x.18] « Italian Day » 171 chiedessero altrettanto, mentre non tutte le autorità comunali hanno lo spirito organizzativo dei milanesi. Nitti mi fa chiamare e discutiamo le mie obbiezioni al suo progetto di istituti di consumo cooperativo per gli impiegati. Egli si mostra persuaso e mi assicura che attenderà il mio ritorno da Londra e le mie proposte prima di fare qualsiasi passo in proposito. L’Agenzia Stefani pubblica un comunicato annunciante che il Governo italiano ha informato i Governi alleati della sua deliberazione dell’8 settembre circa l’indipendenza dei popoli jugoslavi e la loro costituzione in libero Stato. Il Corriere della Sera ed i giornali che hanno sostenuto nella famosa polemica questa opinione, sono esultanti della vittoria ottenuta e riportano i commenti della stampa alleata favorevolissimi alla deliberazione italiana, che però, si nota, è venuta dopo quelle degli altri paesi. Il Cancelliere germanico Hertling in un discorso pronunciato davanti alla commissione del bilancio al Reichstag ammette la gravità della situazione degli Imperi centrali e cerca di addossare ai nemici tutta la colpa della guerra. A Londra è stato celebrato VItalian Day con grande sventolio di bandiere italiane e con un pranzo offerto dal Lord Mayor al sindaco di Roma, principe Colonna. Tutti i giornali inglesi esaltano l’entrata in guerra dell’Italia, il valore ed il sacrificio degli italiani. Il Presidente Wilson ha ricevuto alla Casa Bianca i rappresentanti delle nazionalità oppresse dall’Austria-Unghe-ria, guidati dal prof. Masaryk, presidente del Consiglio nazionale ceco-slovacco, da Ignazio Paderewski, rappresentante del Consiglio nazionale polacco, dal dott. Hincovich, rappresentante del Consiglio nazionale degli jugoslavi, da Vasilo Stockica, presidente della Lega nazionale rumena e dall’on. Giuseppe Bevione, in rappresentanza delle popolazioni italiane soggette all’Austria. Wilson ha espresso tutta la sua simpatia per i popoli oppressi. Alla sera parto col ministro Villa per Parigi e Londra.