Calderaio — 71 — Calme Calderaio operaio addetto a lavori di caldaia. «. Anche chi fa o vende caldaie. Caleddalza sorta di canapo a duplice tirante che spiega e serra a volontà J una vela. Manovra alla cappuccina. Calemma l’alta onda di marea sulle coste occidentali dell’Africa. Calendario (dal lat. Calendae, il 1° del mese). È il quadro che dà l’ordine e la divisione dei tempi, regolati sul moto apparente degli astri, per gli usi civili. Alcuni popoli si regolano esclusivamente sul moto del sole (gli Egiziani antichi e gli Europei moderni), altri sul moto della Luna (i popoli Maomettani). Nè mancarono quelli che, combinando i due sistemi (Babilonesi, Greci ant.. Ebrei), formarono un Calendario Luni-solare. La rotazione e la rivoluzione della Terra e la rivoluzione sinodica della Luna (v.), per la regolarità e costanza, formano le tre misure naturali nella divisione del tempo, il giorno, l’anno, il mese. La Cronologia, cioè la « Scienza delle date dei fatti storici », consiste nel definire la durata d’ognuno di questi elementi in base agli altri due. L’Astronomia è perciò il fondamento della Cronologia, e con essa ha potuto perfezionarsi il Calendario, che è la « norma regolatrice del tempo ». Il Calendario lunare del mondo islamitico determina un anno di 354 giorni solari medi e conta gli anni a partire dall’Egira, il giorno della fuga di Maometto dalla Mecca (16 luglio 622 d. C.). L’anno 1321 dell’Egira cominciò il 30 marzo 1903. Col 1° gennaio 1927 la nuova Turchia ha adottato il Calendario Gregoriano. Calendario Giuliano dalla riforma fatta da Giulio Cesare all’anno tropico, che a quei tempi si considerava di 365 giorni medi e un quarto: cioè 365,25. Egli stabilì che ogni quattro anni ve ne fossero tre di 365 giorni e uno di 366, intercalando il giorno supplementare tra il 23 e il 24 febbraio, e siccome il 24 febbraio si chiamava sexlo calendas, così si disse bis sexto calendas il giorno aggiunto e bisestile l’anno. Fu stabilito che fossero bisestili gli anni le cui ultime due cifre del millesimo fossero divisibili per 4. Ma ogni anno si commetteva un errore rappresentato da 365,25 — 365,2422 = 0,0078. Calendario Gregoriano da papa Gregorio XIII che nel 1582 fece la definitiva ultima riforma del Calendario. A quell’epoca l’errore prodotto dall’uso del Calendario giuliano era di 10 giorni, ossia erano passati 10 giorni in più che la data non indicasse. Calentura (spagn.) venne detta così una specie di delirio furioso a cui vanno soggetti i naviganti sotto la zona torrida, caratterizzato particolarmente dalla voglia di gettarsi in mare. Caletta diminuitivo di Cala: piccolo seno di mare. Calettare commettere alcuni pezzi di legname senza uso di colla, cioè a taglio e a incastro, ossia con calette. Calibrare dare il calibro, misurare il diametro delle bocche da fuoco e fresarne i proiettili. Caligine nebbia più o meno fitta che si forma sulla superficie de! mare in temperature fredde. Anche quella prodotta dal fumo delle artiglierie. Calma dicesi della tranquillità del vento e del mare, ma più propriamente del mare. V. Bonaccia. Calme equatoriali sotto questo nome vanno generalmente alcune regioni situate nei tratti di mare dell’equatore, tra gli alisei di NE, e del SE, di cui la larghezza si stende fino a 120 leghe circa e nelle quali ordinariamente s’incontrano delle calme o delle piccole brezze. La zona delle calme si distingue per un cielo fosco e