Ampolletta — 21 — Àncora Ampolletta clessidra ossia orologio a sabbia; ordinariamente le ampollette sono di mezz’ora e ce ne vogliono perciò 8 per fare una guardia di mare che è di quattro ore. Per marcare questi otto periodi si usavano otto pallottole infilate come quelle dei marcatori di bigliardo, e si chiamavano , molle e per estensione chiama-vansi molle le mezze ore. Per chiedere l’ora si domandava: « quante molle ? » come in Francia: « quanti orologi ?» e in Inghilterra: « quante campane ? ». Si intende sempre a bordo delle navi. Ampollina anche orologio a polvere, parte del solcometro a barchetta che serve a stabilire la durata dell’operazione della gittata del loch, che in Italia è generalmente di y2 minuto, in Germania di 14 secondi ecc. Serve a misurare la velocità della nave. A murata posizione di un uomo o di un oggetto presso il fianco interno del bastimento. Anca fianco esterno della poppa compreso tra il parasartie di mezzana e la poppa. Quando un oggetto esterno presentasi a quarantacinque gradi da poppavia del traverso d’ima nave, a dritta o a sinistra, dicesi che esso è, rimane o rilevasi per l’anca. Anchina tela di cotone che si fabbrica in Cina, a Nanking. Si dice meglio Nanchina. Àncora arnese per tener ferme le navi gettandolo in fondo al mare ove fa presa colle sue marre. Le ancore prendono varii nomi a seconda del luogo ove sono collocate, della loro grandezza o dell’uso speciale e transitorio che se ne può fare; « le voci che distinguono le ancore sono molte; le più usate sono le seguenti, a cui si rimanda: « accaponata, ac-ceppata, affondata, di afforco, allestita, allungata, amfibula, dell’ammiraglio, ancoretta, ancorotto, di andrivello, aranca, che ara il fondo, articolata, attorcigliata, attraversata, avvolta, a barba di gatto, di bancaccio, a bracci mobili, a due a quattro braccia, di cappa, di catena, a ceppo mobile, chiara, di corrente, di costa, di dimora, fissa, di flusso, di fortuna »; ~ parti dell’ « sono molte; pur rimandando alle singole voci vengono qui enumerate: «asta o fuso; anello cicala o macciglione; bozza della cicala; bracci; ceppo; cerchi di ferro pel ceppo; dadi; denti, unghia, becco, punta; diamante o croce, crocina o collo; marre; occhio per cicala; orecchie, presa; palma; punta; quadro o quadrato, scarpa »; « grosso pezzo di ferraccio che tiene fissi in un punto stabilito i ginnoti e le torpedini ad ancoramento; « galleggiante V. U. DEGLI UbERTI in Motonautica, II, 2. Àncora di guardia quella che si tiene pronta per venire affondata allorché il cattivo tempo lascia temere che quelle che sono già a fondo possano venir meno. Àncora di speranza è la maggiore di tutte; dicesi anche di rispetto. Ancoraggio luogo adatto ad ancorarvi le navi, difeso dai venti; « diritto che pagano le navi di commercio per ormeggiarsi e gettar l’ancora in un porto e fermarvisi. Àncora inceppata cosi dicesi quando la catena fu presa una volta intorno al ceppo, e ciò può accadere quando, essendo il bastimento ormeggiato sopra una'sola ancora, in un cambiamento di vento o di corrente la catena è trascinata dal bastimento e passa sotto il ceppo. Per disimpegnarla si mette uno sbirro d’ancora intorno al fuso fino a toccare il ceppo, vi si incoccia il capone e si alza sotto la grue. Àncora italiana tipo F. M. A. ideata e costruita dalla Fonderia Milanese di Acciaio, adottata nella R. Marina e nelle marine mercantili nazionali ed estere: ha un