Tenere Testiere escluso il Comandante in seconda, quando vi sia. Questo ufficiale ha tutte le attribuzioni d’un aiutante maggiore e perciò si chiamava una volta il maggiore della nave. Tenere il mare, significa restare in mare, cioè non approdare; « tenere vele o agguantare vele tenerne spiegate molte, cioè più di quel che vorrebbe una soverchia prudenza; m tenere il vento tenersi ad orza, non poggiare, avvantaggiarsi; « la cappa sostenere l’impeto di un fortunale, con vento quasi al traverso e con poche e resistenti vele. In questa condizione la nave ha pochissima velocità, talora nulla: solamente scarroccia per l’azione delle forze del vento e del mare. Salvo i casi di navi miste, i piroscafi moderni non possono tener cappa come i velieri: essi devono o correre lentamente dinanzi al mare o tener la cappa con mare in poppa o all’anca. Teodolite è uno strumento che somiglia del tutto all’ altazimut (vedi), ove però il cerchio delle altezze, o manca, o è di piccole dimensioni, e lo strumento non è invertibile. Termometro strumento di precisione per misurare il calore dell’atmosfera: quello di Réaumur ha la scala divisa in 80 gradi, il centigrado in 100; quello di Fahrenheit in 212. Termometrografo strumento che serve a registrare graficamente le variazioni di temperatura. Temale sorta di fune che regge la vela spiegata al vento. Terraferma vocabolo con cui i Veneziani designavano il continente in contrapposto a isola. Lo si usa anche in contrapposto di penisola per designare una certa estensione compatta di territorio. Terramare specie di terreni palustri formati ad arte sopra rozze palafitte e circondati dalle acque, ove i primi abitatori costruivano le loro case, per assicurarsi dalle invasioni dei nemici e dalle fiere. Terranina specie di corda vile, fatta di vecchia stoppa e usata da poveri pescatori; « tra i tonnarotti dicesi quella cordella di tre fili catramati che forma le pareti della tonnara. Terrazzo ripiano httorale emerso. È sempre più alto della scarpa sopramarina e ripete la propria origine dalla emersione di un ripiano sottomarino, emersione più o meno antica. Spesso dalla riva verso terra si succedono più terrazzi di crescente altitudine. Ciascun terrazzo può risultare di più gradini o scaglioni. In un complesso di terrazzi ciascuno di essi accusa una fase di sosta nella emersione. Territoriali (acque) zona di mare che circonda da vicino isole o continenti, e si considera come proprietà e dominio accessorio ai medesimi: ordinariamente si valuta per zona continua; in genere dove giunge il cannone. Terzaruolare prendere terzaruoli, fare terzaruoli, diminuire una vela per mezzo di terzaruoli. Anche terza-rolare. Terzaruoli parti delle vele che si tolgono quando il vento è fresco, ripiegando la tela sotto il pennone, oppure sopra sè medesima e assicurandone le pieghe con gerii o con matafioni. « Chi terzeruolo ed artimon rintoppa...» (Dante, /«/., XXI, 15); « bassi quando una nave ha preso tutti i terza-ruoli, dicesi che sta o che naviga coi bassi terzaruoli. Sono gli ultimi. Tcrzata vela al terzo. Tesare tendere, mettere in forza un cavo, ordinariamente s’usa parlando delle manovre correnti; « dicesi pure delle vele. Il Pantèra « tesar la vela è farla star bene aperta e tesa, acciò che il vento vi si adopri megho ». Tessere è lo stesso che bordeggiare ed archeggiare, specialmente quando il bordeggio ha per scopo