Far vele — 125 — Fermare Far vele partire da un luogo mollando, bordando ed alzando tutte le vele. Far partenza colle vele, andarsene. Fascia la fodera di tela delle rande, dei fiocchi, delle vele quadre, ecc. colla quale si coprono quelle vele, tanto per preservarle dalle intemperie, quanto per dar loro migliore apparenza esterna, allorché sono serrate. Camicia di vela. Fasciame rivestimento esterno od interno di tavole o lamiere inchiodate nella ossatura dei bastimenti. Prende diversi nomi, secondo il punto, la forma, la materia. Fasciatura a trama è lavorata con fili di lezzino o di merlino; e si fa per coprire una legatura, una coda di ratto, un guardalato di cavo, i tarozzi (bastoni) delle sartie, ecc. « per cicala d’àncora si fa quando l’ancora ha per ormeggio la gomena, ed ha lo scopo di preservare la cima dal fre-gamento dei fili. Fasciature i cavi di manovra in generale, si fasciano con spire di commando o lezzino bene strette e vicine tra loro, segnatamente nelle gazze d’incappel-latura e d’imbigottatura, sulle impiombature e nelle parti soggette a sfregamento. Un cavo prima di essere fasciato deve integrarsi e fasciarsi. Fasèlo piccola imbarcazione da diporto, a remi o a vela, usata dai Greci e Romani, molto celere. È ricordata da Catullo. Fasi della luna così si dicono i diversi aspetti della luna, risultanti dalla sua posizione rispetto al sole e alla terra. Fata morgana fenomeno ottico dei più attraenti e singolari che può apparire nell’aria o nell’acqua. È una specie di miraggio. Fathom lunghezza corrispondente a m. 1,82878. Molto spesso nella marina mercantile tale parola viene tradotta assai impropriamente colla parola « braccio »; questa misura è stata confermata nell’uso internazionale per le profondità, dai Congressi oceanografici di Stoccolma (1899) e Cristiania (1901). Fatizzare far dormiente, legare l’estremità d’un cavo ad un punto fisso, ordinariamente una estremità della vetta d’un paranco ad uno dei bozzelli, e l’estremità della gomena o della catena al piede d’un albero od al paramezzale. È un idiotismo veneto. Fatto dicesi d’un vento, o d’un tempo, ormai stabilito e che non ha apparenza di voler cambiare si presto e dicesi tanto del tempo buono quanto del cattivo. Fauna marina il complesso degli animali che vivono nel mare. Faville sono pezzetti di lana, di saia 0 di stoppa che escono accesi dai cannoni, specialmente allorché si tira a sola polvere. Feluca unità di piccole dimensioni, sottile, di basso bordo, scoperta. Ve ne erano a vela e a remi, da guerra e mercantili. Il nome è d’origine araba: avevano un solo albero, ma talvolta se ne aggiungeva uno poppiero, che sosteneva una vela che chiamavasi batti-poppa. Quelle maggiori si dicevano Feluconi. Felze o felse è la cabina nel mezzo della gondola veneziana che ospita 1 passeggeri. Anche Capponiera. Femminelle pezzi metallici fissati sulla ruota di poppa quantunque sieno eguali o molto simili, quanto alle forme, ai portelli della batteria. Fenders cuscini di sughero ai lati dei bastimenti: servono per proteggerli dagli urti. Ferma ! comando per far cessare il cammino, il fuoco, le macchine, ecc. Fermare azione di arrestare un moto, e adoperasi parlando della catena dell’ancora, la quale si ferma per mezzo d’un meccanismo apposito.