Calamitazione — 70 — Caldaro Calamitazione azione di comunicare la proprietà magnetica. Calanca diminuitivo di cala; piccolissimo seno di mare poco ampio e di scarsa profondità, ove possono trovare ricovero poche e piccole navi. Calata è parola genovese, per indicare la banchina di carico e scarico delle navi. È vocabolo registrato dal Guglielmotti; •* l’intera sommità del corpo della diga o del molo, la quale si suddivide in banchina comoda per piantarvi le colonne di ormeggio e per la scalette di scesa e di salita, in strada rotabile e in ispazio sufficiente per l’erezione di mu-raglioni di riparo od, in taluni punti, anche di magazzini, di batterie, di ridotti. Calaverna guarnitura di cuoio di cui si riveste la gola delle trozze dei pennoni volanti e il ginocchio del remo. V. Galaverna. Calcagnolo estremità poppiera della chiglia sulla quale posa la ruota di poppa. Calcese estremità d’un albero di lancia a sezione quadrilatera, con o senza maschette, nella quale è incastrata la puleggia della drizza della vela; » cima dell’albero ove salgono i marinai per ispezionare cosa sta attorno a loro; « carrucola che si pone a sostegno della taglia. Caldaia recipiente metallico ermeticamente chiuso, contenente una certa quantità d’acqua esposta al caldo dei fornelli dove brucia un combustibile. Il vapore che si forma dalla vaporizzazione di quest’acqua viene poi utilizzato nelle macchine come agente motore. Parti principali d’una caldaia sono: il focolare, dove il combustibile bruciando fornisce il calore necessario; il recipiente che contiene l’acqua da trasformarsi in vapore, e il camino, più o meno lungo, atto ad eliminare i prodotti della combustione, ri- chiamando contemporaneamente l’aria sotto il combustibile. La caldaia è costruita con lamiere di ferro chiodate ed è provvista di manometro che indica ad ogni istante la pressione interna, di valvola di sicurezza, per dare automaticamente uscita al vapore quando questo sta per assumere una pressione superiore a quella per la quale la caldaia è stata costruita, e di indicatore di livello che segna il livello dell’acqua, in modo da poterla rifornire, quando viene a scendere oltre a un certo limite, evitando cosi gravi danni. La caldaia, nella sua parte superiore, ha un rigonfiamento, detto « domo » o « cupola », dal quale prendono origine i tubi destinati a condurre il vapore là dove deve essere utilizzato. Nel domo trovasi pure una bocca, detta passo d’uomo, per la quale ci si può introdurre in caldaia, il che è necessario fare periodicamente sia per constatarne il buono stato sia per eseguirne la pulitura. Le caldaie sono a bassa, media od alta pressione. Caldaie marine per le navi: si possono dividere in due grandi categorie: quelle per le navi da guerra e quelle per le navi di commercio. Caldaie o marmitte dei giganti cavità emisferiche o cilindroidi trapanate dal moto vorticoso dell’acqua col sussidio di detriti (ciottoli, ghiaie, sabbie), in un ripiano roccioso sommerso, talvolta in riva del mare o di un lago, più spesso in un alveo torrenziale o glaciale. Caldarina piccola caldaia che serve a produrre vapore per fare muovere i verricelli ed altre macchinette ausiliarie di bordo. Sui piroscafi si usa per evitare di accendere una delle caldaie principali, a scopo di economia di combustibile. Caldaro grande caldaia ove si fanno cuocere gli alimenti dell’equipaggio.