6^4 Approvvigionamenti pel prossimo anno [2.VI.19] Orlando oggi è di ottimo umore. Accenna ad anticipare la convocazione della Camera, evidentemente perché pensa che la giornata di oggi consacra il trionfo dell’Italia, e che di fronte all’Austria ha raggiunto tutti gli scopi di guerra, mentre le questioni con la Jugoslavia non sono affatto compromesse e potranno, secondo lui, essere pure felicemente risolte. Tutti gli altri delegati ed i militari che ci ospitano si sentono anch’essi come sollevati dalla tristezza delle giornate scorse. Soltanto Sonnino è taciturno. Eppure all’opera sua ed a quella di Salandra risale il primo merito dell’odierno trionfo e nessuno dovrebbe, fra i presenti, essere più compiaciuto e lieto di lui. Alle 16 siamo a Parigi. Alle 18 Orlando raduna la delegazione e si discutono varie possibilità per riprendere le conversazioni circa la questione adriatica. Mi mandano a parlarne con Baruch, che in questo momento è uno dei maggiori esponenti della delegazione americana, t La sera sono invitato a pranzo al Meurice dal mio carissimo amico e collega deputato marchese Alberto Theodoli. Egli è stato mandato a Parigi da Tittoni per avere privata-mente precise notizie su la situazione della conferenza. Gliele espongo in tutta sincerità, non sentendomi autorizzato a celare la situazione ad un uomo di provato patriottismo e di altissimo intelletto come Tommaso Tittoni. Il Supremo Consiglio economico, sotto l’abile direzione del suo solerte presidente, Lord Robert Cecil, e con l’intervento di Attolico, Giannini e Pirelli, ha anche oggi discusso importanti argomenti. Fra essi il più importante è un rapporto di Hoover circa la politica generale degli approvvigionamenti per il prossimo anno cerealifero. Si è nominato un comitato speciale, per determinare tale politica, ed è risultato composto da Hoover, Sir Robert Cecil, Clémentel e Crespi, coll’aggiunta di un delegato belga, Cartier de Machienne.