[io.u.19] Per le riparazioni solidali 273 stabiliamo insieme ai delegati americani, inglesi e francesi le linee del rapporto che sarà redatto domani e presentato dopodomani mattina al Consiglio di guerra. Tornato tardi all’albergo, il comm. De Martino e gli esperti ferroviari m’informano come ha proseguito l’importante seduta della commissione dei porti, fiumi e ferrovie. Il progetto per il libero transito ha suscitato le obbiezioni dei francesi, che negano il libero transito agli ex nemici e vogliono far precedere lo studio del regime delle ferrovie, dei fiumi e dei porti. Si è concluso dividendo la grande commissione in due sotto-commissioni: l’una studierà il libero transito e l’altra il regime delle vie di trasporto. La prima si radunerà il 13, la seconda appena un progetto sarà pronto. Sono informato che anche la commissione per le riparazioni ha tenuto oggi un’importante riunione. La delegazione italiana, guidata da Salandra, ha chiesto la responsabilità solidale della Germania, deH’Austria-Ungheria, della Bulgaria e della Turchia, per la riparazione dei danni causati dalla guerra verso i paesi che li hanno sofferti. Ha chiesto anche la ripartizione per quote proporzionali all’ammontare dei crediti per danni, salvo i casi di privilegio; e che gli interessi delle somme dovute per danni partano da una data unica per tutti i belligeranti, qualunque sia la data della loro entrata in guerra. La commissione che prepara il progetto di costituzione della Lega delle Nazioni e che è presieduta da Wilson, ha stamane deciso di ammettere nel consiglio direttivo della Lega una rappresentanza delle piccole Nazioni, e, su proposta di Orlando, ha stabilito che le decisioni del consiglio direttivo debbano essere prese all’unanimità e non già a semplice maggioranza di voti. Quando non si raggiungesse l’unanimità, tanto la maggioranza che la minoranza potranno rendere note le ragioni che hanno determinato 18.