— IO — Chiesa dei SS. Vito e Modesto. L’erezione di questa chiesa, volgarmente denominata di S. Vio, rimontava all’anno 912. Aveva avuto un ristauro nel secolo XIV coll’impiego d’alcuni marmi tratti dal palazzo atterrato di Bajamonte Tiepolo, sopra il quale nel giorno di S. Vito del 1310 avevasi riportato vittoria. In tal giorno perciò era annualmente visitata dal doge e dalla Signoria colle sei Scuole Grandi, i Regolari, le Congregazioni del Clero, ed i Canonici di Castello. Fu chiusa nel 1808 e demolita del tutto nel 1813. Nel 1865 si eresse una piccola cappella nel sito ove essa sorgeva. Quanto a pitture, ne aveva d’Alvise dal Friso, delllngoli, del Brusaferro, e d’altri. Palazzo Barharigo in Campo di S. Vio. Il palazzo Barharigo, che ha la sua facciata Lombardesca sui Canal Grande, adorna di moderni mosaici, aveva di dietro un'appendice, o meglio un altro fabbricato, lungo il Campo di S. Vio. Afferma il Cicogna ne’suoi manoscritti che nel 1820 non rimaneva in piedi del fabbricato medesimo che il solo portone al N. C. 625. E riporta l’epigrafe interna, posta nel sito ove il 12 settembre 1706 innalzossi il baldacchino pel doge Alvise Mocenigo, che qui venne a levare Pietro Barbarigo per condurlo a S. Pietro di Castello, ed investirlo della patriarcale dignità. Spiega poi la ragione della colomba scolpita superiormente col motto : Auspice Columba, poiché, mentre il senato era raccolto per l’elezione del nuovo patriarca, entrò una colomba per una finestra aperta, ed andò ad appoggiarsi sopra una spalla del senatore Girolamo, padre del candidato. Oggidì l’area è occupata da nuovi fabbricati. Palazzo Paradiso^ a S. Agnese. Si crede che andasse distrutto in tempi antichi, e che allora fosse surrogato da quei magazzini, i quali, alla lor volta, furono distrutti nel 1883, per formare il giardino visibile oggidì sul Canal Grande fra i due palazzi Balbi Valier, e Manzoni.