- 128 - Convento dei Miracoli. Compiuta nel 1487 la chiesa, che fu detta di S. Maria dei Miracoli per una prodigiosa immagine di M. V., Pietro Lombardo vi aggiunse un convento di monache Francescane. Alla soppressione degli ordini religiosi, il locale cangiossi in privata abitazione. Dal convento dei Miracoli provengono alcuni dipinti di Barto-lommeo Vivarini, del Basaiti, e di Vincenzo Catena, oggidì visibili all’Accademia di Belle Arti. Palazzo Bozza ai Miracoli. Guardava la Fondamenta delle Erbe, ed il Rio di S. Marina. Apparteneva in antico alla famiglia Emo, e ne parla il Sanuto nei Diarii, sotto la data del 17 gennajo 1498 M. V. colle parole: In questa notte intrò fuogo in la caxa di sier Zorzi Emo a S. Marina, soto al mezado dove niun habitava, et vien dito fo butado il fuogo per li balconi, tamen fu reparado non si brusoe. Sappiamo che questo edifizio ospitava nel 1528 l’ambasciatore di Francia, e che aveva due soffitti, ed il prospetto verso il canale dipinti dallo Schiavone. Il Sansovino gli dà posto fra i palazzi memorabili della città. Esso successivamente passò nei Bon, nei Morosini, e nei Bozza, che lo comperarono da Francesco Morosini coll’ ¡strumento 18 giugno 1620, in atti Fabbrizio Beaziano. Nel 1816 andò distrutto, e ridotto a case. Ospizio di S. Marco in Calle della Testa. Avendo un Leonardo Corradini il 12 gennajo 1490 M. V. donato alla Scuola Grande di S. Marco una sua casa, posta in Calle della Testa, nella antica parrocchia di S. Maria Nuova, la scuola suddetta nel 1495 vi trasportò il proprio ospitale, od ospizio, che, fino dal 1347, era stalo fondato in parrocchia della Croce. L’ospizio in Calle della Testa, ora privata abitazione, aveva un divoto basso rilievo all’esterno, rappresentante, come si scorge nel Grevembroch, la comitiva dei confratelli inginocchiati con a capo, pure inginocchiato, il priore, recante il gonfalone di S. Marco. Aveva poi nel-