— 105 — che vi fabbricarono appresso un convento. Dal 1609 al 1011 venne rifabbricata, sopra disegno, come vorrebbesi, del Palladio, lasciando intatte le cappelle erette anteriormente, una delle quali, cioè la maggiore, era per certo dell’accennato architetto. Soppresse le monache nel i 810, il loro convento destinossi nel 1812 ad istituto d’educazione femminile, fondato dalla marchesa Maddalena Canossa, sotto la direzione delle Figlie di Carità. Ma nel 1845 venne distrutto, il che avvenne più tardi, cioè nel 1861, anche della chiesa, la demolizione della quale avevasi ottenuto dalla società imprenditrice della Stazione Ferroviaria fino dal 31 agosto 1857. La chiesa di S. Lucia era decorata da varii altari ricchi di marmi, e di pitture di Bonifazio, Leandro Bassano, Maffeo da Verona, Palma il Giovane, Matteo Ingoli, e Girolamo Pilotti. Scuola di S. Lucia. Aveva sulla porte un bassorilievo rappresentante S. Lucia con divoti a piedi, e con iscrizione che attestava essere stato eretto lo stabile nel decembre del 1354 a spese dei confratelli. Fra i varii quadri di questa scuola, delta ancora più tardi del SS. Sacramento, due ve n’ erano alla destra dell’altare, dovuti al pennello di Maffeo da Verona. Convento degli Scalzi. I padri Carmelitani Scalzi fabbricarono in questo sito nel 1649 un piccolo convento, ed una piccola chiesa, dedicati a S. Maria in Nazareth. Soppresso il convento nel 1810, parte ne fu ridotta a private abitazione da chi avevaio comperato dal fisco, e parte, cioè quella risguardante la Fondamenta, vendute alla società imprenditrice della Stazione Ferroviaria, che, per suo uso, vi fece succedere una rifabbrica. Non sono molti anni però che i Carmelitani ricomperarono la prima parte coll’annessa ortaglia, per congiungerla all’ ospizio, nel quale, fino dal 1840, hanno dimora. La chiesa, rinnovate verso il principio del secolo trascorso dal Longhena, si mantiene aperta al cullo divino. 14