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figliuoli, Tuzio Costanzo, condottiere della Repubblica. Venne demolito quando si volle fabbricare il Teatro di S. Angelo.
Teatro di S. Angelo.
    Sorse nel 1676 a spese d’un Francesco Santorini, e poscia, per convenzione, passò nelle famiglie Marcello e Cappello, sopra il fondo delle quali era stato fabbricato. Prestossi da bella prima ad opere in musica, e quindi anche a commedie fino al principio del presente secolo, in cui trasformossi in magazzino.
Chiesa di S. Angelo.
     Era stata eretto fino dal 920 dalle famiglie Morosini e Lupa-nizzi, sotto il titolo di S. Mauro. Dopo il ristouro del 1069 prese il nome di S. Michele Arcangelo, e volgarmente di S. Angelo, nome che conservò anche dopo le rifabbriche del 1431, e del 1631, e sino alla sua secolarizzazione, avvenuta nel 1810. Nel 1837 totalmente venne distrutto.
     Parecchi altari aveva questo chiesa forniti di buone pitture, fra i quali spiccava quello del SS. per la tavola del Cristo Deposto, incominciato da Tiziano, e Unita dal Palma (oggidì visibile all’ Accademia di Belle Arti). L’altare medesimo, che ha belle sculture di Giulio Dal Moro, fu posto nella chiesa di S. Stefano, ove pure trasportassi la vasca battesimale di pietra del paragone, colla statua del Battista, altro lavoro di Giulio Dal Moro.
     In chiesa di S. Angelo venne sepolto il celebre compositore di musica Domenico Cimarosa, nato nel 1754, e morto nel 1801.
Ospizio dei Monaci di S. Andrea del Lido a S. Benedetto.
     Nella calle, che perciò denominossi di S. Andrea, possedevano questi monaci un casamento, loro donato, fino dal 1272, da Alice, figlia di Giovanni Da Ponte, ove abitavano quando pei loro affari dovevano recarsi a Venezia. Vi si scorgeva sulla porto l’apostolo San Andrea fra due frati preganti, coll’arma Minotto, e con sottoposto iscrizione rammemorante che quel lavoro venne fatto eseguire nel