Chiesa e Convento del Corpus Domini. Fondaronsi sul finire del secolo XIV, ed appartenevano a monache Benedettine. Ebbero una rifabbrica nel secolo XV, ma nel 1810 furono secolarizzati, e più tardi demoliti. La chiesa del Corpus Domini aveva dipinti di Giacomello dal Fiore, G. Battista Cima da Conegliano, Lazzaro Sebastiani, ed altri, fra cui di Jacopo Palma il Giovane, che nell’altare dei Querini, notabile per architettura, per finezza di marmi, figure, ed intagli, operò la tavola dell’Adorazione dei Tre Be Magi. AH’interno, sopra la porta, eravi un bel mausoleo dei patriarchi d’Aquileja Agostino e Marco Gradenigo. Nella chiesa medesima ebbero tomba Tomaso Tomasini-Paruta, vescovo di Feltre e Belluno, decesso nel 1446, e Fantino Dandolo, vescovo di Ceneda, decesso nel 1459. Scuola di S. Veneranda al Corpus Domini. Serviva di riduzione ai barcajuoli del prossimo traghetto, che nel 1013 s’unirono in confraternita sotto l’invocazione di S. Veneranda, una mano della quale conservavasi, come reliquia, nell’attigua chiesa. Scuola dei Nobili al Corpus Domini. Questo edificio, che da alcuni si volle erroneamente attribuire al Palladio, ma che aveva una bella porta in marmo d’Istria, d’or-