-30- vento, il quale, alla soppressione degli ordini religiosi, fu chiuso, unitamente alla chiesa, e quindi nel 1812 latto Casa d'industria. La chiesa si riapri il 19 maggio 1817. Cai-pf.lla di S. Sebastiano. Sorgeva nell’ angolo fra la chiesa di S. Lorenzo, ed il convento. Corre tradizione che venisse innalzata dal doge Orseolo II nel 1007. Era sottoposta alle monache di S. Lorenzo, che la rinnovarono nel secolo XII. Fu ristaurata eziandio dal 1 <>29 al 1632, e più tardi nel 1748. Finalmente, secolarizzata nel principio del presente secolo, venne demolita affatto nel 1840, allargandosi il Campo di S. Lorenzo, e rifacendosi la muraglia della Casa d’Industria. La Cappella di S. Sebastiano aveva tre nobili altari con pitture del Crivelli, di Palma il Giovane, e di Michele Sobleo. Vuoisi che precisamente qui venisse sepolto il celebre viaggiatore Veneziano Marco Polo. Convento di S. Giorgio dei Greci. Compiuta la chiesa di S. Giorgio, vi si stabilirono accanto in povere cellette alcune monache Basiliane, per le quali l’arcivescovo Gabriele Seviro fece fabbricare nel 1609, con permissione del Senato, un convento, che si prestò a tale scopo fino al 1829, e che ora si presta ad altri usi della Greca nazione. Fraterna Grande di S. Antonino. Qui, sotto la Repubblica, risiedevano i governatori d’un pio istituto, fondalo, come scrive il Coronelli. nel 1535 da Bartolommeo Nordio, e destinato a sussidiare un gran numero di poveri vergognosi, col liberare ancora tutti gli anni, di Natale e di Pasqua, alcuni carcerati |ier debili. Dal 1836 al 1857 si fece servire il locale della Fraterna a sede dell’istituto Manin, ed ora serve ad usi privati. Chiesa e Convento del S. Sepolcro. Elena Celsi, vedova Vioni, con testamento 2 gennaio 1409, M. V., dispose d’un suo casamento, posto sulla Riva degli Schia-roni, acciocché in parte vi stanziassero povere donne, ed in prie