- 114 - Chiesa e Convento di S. Girolamo. Ebbero origine nel 1375 a merito di Bernarda Dotto, e d’altre monache Agostiniane, fuggite da Trevigi in occasione di guerra. Esse nel 1425 diedero maggior dimensione ai loro fabbricati, i quali nel 1546 bruciarono, e riattati a spese del Senato, durarono incolumi fino al 1705, epoca di nuovo incendio. Furono quindi riattati nuovamente, ma, alla soppressione degli ordini religiosi, si convertirono ad usi profani, fra i quali nel 1840 a molino a vapore di granaglie, che durò fino a questi ultimi anni. La chiesa ed il convento di S. Girolamo contenevano, oltre l’antica tavola di Giacomello dal Fiore, rappresentante il beato Pietro Gambacorta, (ora in chiesa di S. Alvise), alcuni dipinti del Conegliano, del Tintoretto, di Palma il Giovane, dell’Aliense, d’Alvise dal Friso, dell’Ingoli, del Biechi, e del Boschini. Ma quasi tutti perirono nell’ultimo incendio. Oratorio di S. Girolamo. Scorgesi tuttora dietro la chiesa di S. Girolamo. Venne fondato da una confraternita, sacra al medesimo santo, nel 1377, la quale poscia lo ristaurò nel 1612. Aveva nell’interno un altare colla data del 1460. Era celebre per dipinti di Luigi Vivarini, del Carpaccio, e di Giovanni Bellini. Chiuso nei primi anni del presente secolo, fu riaperto, a cura d’alcuni divoti, nel 1814. Quindi fu nuovamente chiuso, e nel 1844 barbaramente devastato dalla rea plebaglia, che penetratavi per una breccia praticata nel portone, asportò quanto poteva, e manomise pulpito, invetriate, qualche pezzo d’assito, pavimento, ed altare. Conventino delle Pinzochere Servite a S. Girolamo. Esisteva sulla Fondamenta di S. Girolamo, ed oggi si vede converso ad abitazione privata, col N. A. 3100. Questo stabile era stato donato nel 1525 da un Matteo, figlio d’un Nicolò Lucchese, ad alcune donne, che vi si rinchiusero sotto la regola del terzo ordine dei Servi di Maria. Attendevano esse all’educazione di povere fanciulle. Qui