- M — croce, del Tintoretto, di Paolo Veronese, ecc. Qui, ira gli altri uomini illustri, ebbe sepoltura nel 1570 Jacopo Sansovino, le cui ceneri si trasportarono nel 1807 nella chiesa di S. Maurizio, e nel 1820 nell’oratorio annesso al Seminario della Salute. Ospitale di S. Marco. Il doge Pietro Orseolo I, eletto nel 97(5, fondò, presso il Campanile di S. Marco, un’ ospitale, od ospizio, per poveri, che, come abbiamo veduto, fu trasferito nel 1381 in quel Campo, che poscia si disse di S. Gallo. A priore deir Ospitale di S. Marco si elesse noi 1510 il celebre letterato G. Battista Cippelli, detto Egnazio, che colà incominciò pure a dare le' sue lezioni, dopoché nel 1520 venne promosso a pubblico professore di Belle Lettere. Loggetta sotto il Campanile. Leggesi che esisteva anche nel secolo XV, e che rovinata nel 1489 per la furia d’una saetta, venne rifabbricata, circa l’anno 1540, sul disegno del Sansovino. Il terrazzo vi fu aggiunto soltanto nel 1(563. Era un tempo ridotto di patrizi, che solevano andarvi a conversare, ma nel 1569 destinossi, durante le sedute del M. C. a residenza di quei Procuratori, che erano deputati alla guardia di quel-l’illustre consesso. Ora non serve, per solito, che all’estrazioni del Lotto. Nell’ interno il cav. Liberi aveva dipinto sul soffitto il doge Molin con la Venezia, e la Gloria, e dai lati le figure della Carità, e della Prudenza. Da qualche tempo la Loggetta si sta instaurando. Libreria Antica. Volendo la Repubblica collocare i libri avuti in dono dal Petrarca, e più tardi dal cardinale Bessarione, commise al Sansovino nel 1536 di far sorgere in Piazzetta di S. Marco, in un sito ove prima esistevano osterie, e la Beccheria, un apposito edifìcio. Di molto erano già progrediti i lavori, allorquando nottetempo rovinava la vòlta prossima al Campanile di S. Marco. Il Sansovino perciò da troppo zelante ministro veniva ritenuto, ma ben presto, ritrovato incolpe-