- 50 - ebbe una rifabbrica in più modeste proporzioni, e pervenne in proprietà dell’ altra patrizia famiglia Zane, donde nel 1847 passò all’avvocato Bartolommeo Benedetti, e quindi ai Nardi, finché nel 1871 atterrossi per formare la Piazza Manin. Conservava ancora una bella scala, e vi esistevano ancora i finestrini prospettanti la chiesa allo scopo che i proprietari potessero, senza uscire di casa, assistere-alle sacre funzioni. Convento del SS. Salvatore. Innalzato in tempi antichi, rifabbricossi più volte, e da ultimo, come dicono le cronache, nel 1540 dagli architetti Tullio e Sante Lombardo, e dal Sansovino. Sembra però che ottenesse compimento soltanto nel 1564, come appare da lapide esterna, esistente sopra l’angolo della muraglia che guarda il Ponte del Lovo. Soppressi i canonici regolari che l’abitavano, destinossi nel 1810 a caserma. Si ha dal Boschini che, oltre i dipinti operati dal Polidoro, e da qualche allievo del Tiziano nell’ antirefettorio, e nel refettorio del convento del SS. Salvatore, v’era un quadro di Girolamo Pilotti con la moltiplicazione dei pani e dei pesci. Scuola di S. Teodoro. L'antica confraternita di S. Teodoro eresse questo edificio nel 1530, a cui si aggiunse dopo il 1648, sopra modello del Sardi, l’odierno prospetto, per lascito del mercadante Giacomo Galli. Qui s’ammiravano pitture del Fialetti, del Molinari, del Segala, del Laz-zarini, del Bambini, del Brusaferro, del Diziani, del Piatti, di Gio. Batt. Tiepolo, ecc. All’epoca democratica, la scuola di S. Teodoro si fece servire alle cosi dette accademie popolari, dirette a far conoscere i presunti vantaggi del reggimento politico d’allora, nelle quali i parrochi della città dovevano tenere analoghi discorsi. S’adattò dipoi ad Archivio Politico, e più tardi al Museo Sanquirico. Ora serve a deposito e vendita di mobili, ed altri oggetti. Palazzo Tasca a S. Bartolommeo. Era in Merceria, volgarmente detta Marzarieta, verso il Campo, ed apparteneva un tempo alla famiglia Tasca che aveva sottoposta