— 49 — i 356 dal priore Marco Minotto sopra le possessioni lasciate da Alice Da Ponte al monastero. Poscia questo basso rilievo venne trasportato nella prossima corte, ove tuttora si ammira. Chiesa di S. Paterniano. Per onorare un’immagine di S. Paterniano, che era stata trasferita a Venezia dalla Marca d’Ancona, e che provvisoriamente era stata posta in un piccolo tabernacolo sulla pubblica via, s’innalzò questa chiesa nel secolo IX. Essa venne afflitta da quattro incendi, nel 976, nel 1105, nel 1168, e nel 1437, ma sempre riattossi, e si mantenne aperta fino al 1810, in cui fu soppressa, e fatta ma. gaz/.ino. Finalmente nel 1871 atterrossi col suo vetusto campanile, costrutto nel 999 per voto d’alcuni operai Veneziani, scappati alla schiavitù dei Saraceni. Lo Zanetti ricorda i lavori del Benfatto, di Palma il Giovane, del Corona, di Baldassare d’Hanna, dell’Aliense, e d’altri, già posseduti dalla chiesa di S. Paterniano, ma soggiunge nell’indice della sua Pittura Veneziana, che quasi tutti questi lavori erano stati a’ suoi tempi levati. Collegio delle Congregazioni del Veneto' Clero a S. Paterniano. Radunavasi prima a S. Vitale, ma nel 1584 trasportossi in un locale prossimo alla chiesa di S. Paterniano, che colla chiesa medesima venne distrutto nel 1871, e che sopra la porta aveva l’iscrizione: DEO OPT. MAX. R. CLERI CONGREGATIONUM COLLEGIUM ANNO DOMINI MDLXXXIIU. Palazzo Zane a S. Paterniano, E credibile che in origine appartenesse ai Muazzo, i quali, con altre famiglie, avevano fatto erigere l’attigua chiesa di S. Paterniano, poiché aveva scolpita sul muro l’arma Muazza, e fino dal 29 gennaio 1369 M. V. trovasi negli antichi documenti una calle denominata de ca Mudacio qua venitur versus S. Paternianum. In seguito