- 20 - convento non parliamo poiché di bel nuovo si presta alla sua pristina destinazione. Antico Ospizio della Piktà a S. Francesco «Iella Vigna. Nel 1346 fra Pieruzzo d*Assisi prese a pigione nella calle, che perciò fu detta della Pietà, 17 case per collocarvi trovatelli, case che posteriormente passarono in proprietà dell’istituto, concentrato nel secolo XVI coll’altro eretto dallo stesso frate sulla Riva degli Schiavarli. Chiesa e Convento di S. Giustina. Vuoisi che la chiesa di S. Giustina fosse una di quelle fondate da S. Magno nel secolo VII, e che nel secolo XIII venisse rifabbricata, e concessa a canonici regolari, dei quali sJ ignora l’istituto. In progresso di tempo vi sottentrarono i canonici regolari dell’ordine di S. Brigida, e finalmente nel 1448 monache Agostiniane. Questa chiesa, al pari del prossimo convento, ebbe varie rinnovazioni, e nel 1640 venne adornata di ricco prospetto, disegnato dal Longhena, a spese della patrizia famiglia Soranzo. Aveva un magnifico altare (ora in chiesa di S. Apollinare) impreziosito da marmi, e da una pala di Palma il Giovane. Gli altri dipinti appartenevano a Marco Vecellio, a Bal-dassare d’IIanna, al Peranda, al Ponzone, Aliense, Padovanino, Vecchia, Mera, ed altri. In memoria del trionfo riportato alle Curzolari sopra i Turchi, nel giorno di S. Giuslina del 1571, il doge e la Signoria visitavano annualmente in lai giorno la chiesa predetta. Essa, dopo la soppressione delle monache, fu chiusa nel 1810, e nel 1844 divisa in due piani perché si prestasse, con parte del convento, a casa d’educazione militare, nella qual circostanza se ne riformò anche la facciata col togli mento del tiin|»ano, e delle statue che lo decoravano. Negli anni lassati l’edificio servi per qualche tempo di ricovero alle vittime dell’ inondazione. Convento di S. Maria del Pianto. Nel 1647 si fabbricò dal Longhena una chiesa con questo titolo per voto fatto dal Senato durante la guerra di Candia. Nel 1658 vi