- 126 - tato da Federico IV re di Danimarca e di Norveggia, che, nel suo soggiorno in Venezia, compiacevasi sovente di visitare il patrizio Alessandro Molin, già Capitano delle Navi Straordinarie, e Provveditore Generale in Terraferma, il quale, oppresso allora dalla podagra, circon-davasi di splendida brigata di dame e genliluomimi. Un’epigrafe interna faceva testimonianza delle visite reali. Il palazzo fu distrutto nel 1819, e sopra la sua area verdeggia un’ortaglia. Oratorio di S. Vincenzo Ferreri in Birri. Si eresse nel 1822, e ristaurossi nel 1840, ma ora più non si presta al culto divino. Palazzo Morosini dal Giardino a S. Canciano. Aveva due facciate, l’una in Campiello Valmarana, e l’altra, con affreschi di Paolo Veronese, sul Rio di S. Canciano. Apparteneva in origine agli Erizzo, e quindi ad un ramo dei Morosini, che, pel magnifico giardino, si dissero Morosini dal Giardino. Essi nel secolo XVI intrapresero in questa loro dimora varie opere di ristauro e d’abbellimento , cangiando il giardino in un ampio cortile con atrio sostenuto da colonne, e con pavimento a fascie di candido marmo. Il Cicogna, ne’suoi Diarii manoscritti, parlando delle statue, che esistevano nell’atrio suddetto, e che nel 1820 trasportaronsi in ca’Morosini a S. Stefano, dice che il palazzo di cui facciamo parola andavasi allora demolendo a poco a poco. Ciò completamente avverossi qualche anno dopo. Palazzo Polo a S. Giovanni Grisostomo.. Ergevasi sopra l’area oggidì occupata dal Teatro di S. G. Grisostomo, o Malibran, e qui nacque e mori il famoso viaggiatore Veneziano Marco Polo, che troviamo aver fatto il proprio testamento nel 1324. Nel secolo successivo il palazzo Polo divenne dei Trevisan, quindi patì grave incendio, e, come bene rovinoso, passò in proprietà