- 98 - secondo la Pianta di Venezia del Coronelii, del Metjio (miglio), perchè forse, a preferenza delle altre biade, v’era depositato il miglio, di cui leggiamo aversi talvolta confezionato il pane, specialmente in epoca di carestia. I Granai di S. Eustachio guardano tuttora colla facciata, adorna di merli, il Canal Grande, ma adesso servono a deposito del Genio Militare. Palazzo Renier in Calle del Megio. Aveva il prospetto sul Rio del Megio, ed era celebre perchè vi nacque nel 1710 Paolo Renier, penultimo doge. Venne demolito nel 1811. Palazzo Contarini a S. Eustachio. Aveva l’ingresso terrestre presso la Corte e Calle Dandolo, e guardava colla facciata il Canal Grande. Apparteneva anticamente alla famiglia Lion, quindi ai Venier, e, comperato nel 1413 dalla Repubblica, passò, per donativo, in proprietà di Pandolfo Malatesta. Nello stesso anno accolse nei propri recinti il conte Jacopo di Murcia, figlio del re d’Arragona, e marito di Giovanna II regina di Napoli, nonché il conte di S. Polo, che, col seguito di quaranta Inglesi, si dirigeva alla visita del S. Sepolcro. Tornato successivamente in comune, venne donato nel 1427 al generale Francesco Carmagnola, appena morto il quale, ospitò il marchese di Monferrato. Nel 1433 fu venduto dalla Repubblica ai Vitturi, cui apparteneva quando nel 1432 diede stanza all’imperatrice Eleonora, consorte di Federico III, ma, ai tempi del Barbaro, ed anche a quelli del Coronelli, era dei Giu-stinian, che l’avevano fatto rifabbricare. Finalmente, verso la metà del secolo trascorso, passò nei Contarini. In questi ultimi anni, per incendio sofferto, non conservava che parte del prospetto del piano inferiore, ed oggidì è del tutto demolito, facendosi servire la sua area a giardino. Scuola dei Battioro e Tiraoro a S. Eustachio. Vedesi tuttora al fianco destro della chiesa, e, come, da iscrizione esistente, fu eretta nel 1711. Ora è deposito d’Oggetti d’Arte, e d’Antichità.