- 79 - poste ai lati della statua di S. Antonio sulla facciata. Servì quindi ad uso di magazzino, ed anche per qualche tempo a sala teatrale privata nel piano superiore. Ora pure in questo piano serve a sala teatrale, e nel piano inferiore ad osteria. Convento di S. Sebastiano Ebbe origine dopo il 1393 per opera di d’alcuni eremiti di S. Girolamo, che v’aggiunsero un oratorio, ampliato in forma di chiesa nel 1468, e riedificato nel 1548 sopra disegno dello Scalcagnino. Nel convento di S. Sebastiano, che venne rifatto sul disegno dello stesso architetto, dicesi aver vissuto per alcun tempo prigione il celebre pittore Paolo Caliari, soprannominato il Veronese, secondo alcuni, per offese contro un potente, e secondo altri, peli’uccisione d’un provocatore. Non abbiamo però alcun documento in proposito, e sappiamo soltanto che Paolo, il quale di pregiati dipinti ornò la prossima chiesa (tuttora aperta), ove nel 1588 ebbe sepoltura, ornò il refettorio d’una delle sue bellissime Cene. Dirimpetto, sopra la porta, Cadetto, figlio di Paolo, condusse a termine nn quadro con Nostra Donna in gloria, nel mezzo di S. Sebastiano, e S. Girolamo, ai piedi della quale scorgevasi in una boscaglia il B. Pietro da Pisa fondatore dell’ ordine, ed altri santi di quella religione. Il convento di S. Sebastiano venne soppresso nel 1810, ed in massima parte demolito. Quindi fu rifabbricato per introdurvi nel 1857 la sezione femminile dell’istituto Manin, sotto la direzione delle figlie di S. Giuseppe. Chiesa e Convento di S. Marta. Nel 1315 si eresse in questa situazione una chiesa dedicata a S. Marta ed a S. Andrea, con un contiguo edificio, che a bella prima doveva servire dJ ospizio pei poveri della parrocchia, ma che poscia si ridusse a convento di Benedettine, sostituite in progresso di tempo da monache Agostiniane. Tanto la chiesa, quanto il convento di S. Marta, che avevano avuto una rifabbrica nel secolo XV, vennero secolarizzati, e per decreto 28 novembre 1806, consegnati al militare.