- 115 - visse per qualche tempo quella Maria Benedetta Rossi, fondatrice dei due monasteri delle Grazie a Murano, e di S. Maria del Pianto a Venezia. Ospizio di cà Zappa sulla Fondamenta degli Ormesini. Un Zorzi q. Stefano de Galera, o de Galliera, soprannominato Sapa, o Zappa, fondò in questo sito un ospizio per sedici poveri, ordinando, col suo testamento 2 settembre 1391, in atti Bongiovanni de Brisariis, che venisse compiuto, qualora non lo fosse slato ancora all’epoca della sua morte. La corte, ove esisteva, chiamata perciò Zappa, era chiusa da muro, ed aveva una bella porta di stile del secolo XV. Entro l’arcata scorgevasi scolpito S. Giorgio in atto d’uccidere il dragone, in mezzo a due stemmi con leone, diviso da fascia, superiormente ad uno dei quali stava una figura inginocchiata, che probabilmente voleva rappresentare Giorgio Zappa. Il Grevembroch ci conservò il disegno di questa scultura nei Monumenta Veneta ecc, da noi altrove ricordati. Bersaglio di S. Bonaventura. È un vasto tratto di terreno, che si stende fino alla Laguna, e che, sotto la Repubblica, serviva agli esercizi dei Bombardieri. Anche, durante la dominazione Austriaca, serviva a scuola d’artiglieria. Ora è deposito di legname. Chiesa e Convento di S. Bonaventura o dei Riformati. Si fondarono nel 1620 dai padri Francescani Riformati. Chiusi nel 1810, e poscia demoliti, si ridusse il vasto locale ad uso di vari opifici. Ma nel 1839 esso venne comperato, e riattato dalla contessa Paolina Giustinian, vedova Malipiero, che nel 1875 lo destinò ad abitazione d’alcune monache Carmelitane Scalze di S. Teresa. La chiesa di S. Bonaventura aveva pitture di Leandro Bassano, di Domenico Tintoretto, del Pilotti, del Brusaferro ecc. In essa fu sepolto nel 1656 il doge Carlo Contarmi.