— 85 — La casa in cui abitava Veneranda Porla trovavasi precisamente a S. Barnaba in Calle della Madonna, presso il Campiello dei Squel-lini. Essa venne demolita, e la sua area è oggidì occupata da un orto fra i N.N. 3274 A, e 3277. Chiesa di S. Margarita. Un Geniano Busignaco ordinò l’erezione di questa chiesa regnante il doge Pietro Tradonico, eletto nell’ 837. Ebbe in seguito varie rifabbriche, l’ultima delle quali nel 1647. Fu secolarizzata nel 1810, e poco dopo se ne atterrò in parte il campanile. Dopo aver servito per molti anni a magazzino, divenne nel 1882 tempio evangelico. Due quadri del Tintoretto, ed altri dipinti di minor conto 1’ adornavano. Scuola dei Varoteri in Campo di S. Margarita. Da un’iscrizione posta sulla facciata, e che, insieme a divoto bassorilievo, fu recentemente levata di luogo, apprendevasi che questa scuola venne fabbricata nel 1725 dai varoteri (nome che si dava ai pel-licciaj perchè lavoravano, fra le altre pelli, il varo, o vajo, animaletto consimile al sorcio), i quali avevano abbandonato la loro scuola antica, eretta fino dal 1501 presso il tempio dei Crociferi, e poscia dei Gesuiti. La scuola dei Varoteri in Campo di S. Margarita era dedicata a S. Maria Elisabetta, e, secondo il Boschini, aveva la Risurrezione di Lazzaro, opera di Carlelto Caliari (oggidì all’Accademia), ed un Cristo in atto di liberare il Paralitico, di mano del cav. Liberi. Ora è ridotta a deposito di carbone. Ospizio Scrovegno in Campo di S. Margarita. Era stato eretto per poveri da Maddalena Scrovegna, ricca matrona Padovana, morta nel 1428. Essa era figlia d’Ugolino Scrovegno, nato da quell’Enrico che fondò in Padova la chiesa di S. Maria dell’Arena, il quale poi nasceva da quel Beginaldo, collocato da Dante nell'inferno fra gli usurai. Una lapide tuttora esistente indica che l’ospizio Scrovegno fu rifabbricato a cura dei Procuratori di S. Marco de Citra nel 1762.