Lig.n.19] Attentato contro Clemenceau 297 slavi che Wilson abbia suggerito a Trumbic di fare la proposta di arbitrato; ma la mossa, compiuta dopo la partenza di Wilson e di Orlando, denota che l’intendimento degli jugoslavi non è di ottenere sul serio l’arbitrato, bensì di creare un attrito fra l’Italia e Wilson, prevedendo che l’atteso rifiuto dell’Italia lederebbe l’amor proprio di Wilson. La mossa è tanto abile quanto perfida. 19 Febbraio. La mattina ricevo il comm. Carlo Feltrinelli di Milano, che m’intrattiene su diverse questioni bancarie; poi l’americano Adams, che mi fa diverse proposte per mettere a disposizione dell'Italia alcuni pozzi di petrolio del Messico. Ma si tratterebbe di convenzioni con privati, difficilmente riconoscibili dal Governo del paese. Verso le undici si sparge la notizia di un attentato contro Clemenceau, che è stato ferito al torace, pare poco gravemente. La notizia desta la più profonda impressione in tutta Parigi, e tutti ci precipitiamo alla casa di Clemenceau per notizie. Alle 17,45 presiedo la commissione di finanza al posto di Salandra. Anzitutto manifesto l’indignazione generale per l’attentato a Clemenceau, e presento ai delegati della Francia i voti di rapido ristabilimento del presidente del Consiglio. Poi esaminiamo i programmi presentati dalle diverse delegazioni e la lista delle questioni compilata dal segretariato della commissione. Questa lista è divisa in quattro capitoli; il primo riguarda i preliminari di pace, il secondo le questioni monetarie, il terzo le questioni interalleate, il quarto le questioni di competenza delle altre commissioni. Fra le questioni interalleate sono riuscito a far includere come prima questione il regolamento dei debiti e delle spese di guerra. Questo argomento può aprire la discussione finanziaria sulla ricostruzione delle nazioni maggiormente danneggiate dalla guerra. Gli argomenti del primo e del se-