i* Luglio. Il mio ministero è completamente organizzato. Diviso in tre direzioni generali, sussidiato da un ufficio legale e di legislazione, comprende sezioni per ogni gruppo di approvvigionamenti e per ogni gruppo di consumi. Per gli approvvigionamenti esso è una parte dell’organizzazione interalleata. L’immenso lavoro si svolge ora tranquillamente su binarli ben stabiliti, verso scopi precisi; tutto è chiaro ed 10 non sono più indispensabile, ma sempre utile, come deve sempre essere un capo d’azienda quando l’organizzazione è compiuta e funziona regolarmente. Come ad ognuna delle direzioni, cosi ad ognuna delle sezioni e ad ogni ufficio, presiede un capo responsabile, 11 quale si è ormai fatto una sicura competenza. Nessuna derrata alimentare sfugge al controllo di questo ministero di guerra, che ha poteri dittatoriali ed ha perfino la sua propria milizia. E cosi la restrizione dei consumi, che meglio si deve chiamare equa distribuzione degli approvvigionamenti, si opera sistematicamente ed è accettata dalla immensa maggioranza dei cittadini, si può dire in laetitia. In nessuna famiglia si servono due e anche tre piatti a tavola, oltre la minestra, il dolce, il formaggio e le frutta, come accadeva in molte case borghesi prima della guerra. Specialmente i pasti serali si sono fortemente ridotti: una minestra, un piatto e frutta. Le migliori famiglie si vergognerebbero di desinari più abbondanti. Alle 23 parto per accompagnare a Levanto le mie figliole. Si sono riaccesi i combattimenti su tutto l’altopiano di Asiago, che nelle epiche giornate di giugno è stato tenuto dai nostri in unione ai francesi ed agli inglesi.