[27.1n.18] Cannoni tedeschi su Parigi 71 decine di chilometri puntando su Amiens per tagliare le comunicazioni fra la Manica e Parigi. Intervengono i francesi per riparare la rottura del fronte, avvenuta proprio nel punto di giunzione fra inglesi e francesi, rottura che potrebbe avere le più funeste conseguenze. Parigi è sotto il sistematico bombardamento di cannoni a lunghissima portata. Dalle sette alle undici cade sulla città un proiettile di 240 mm. ogni quindici minuti. Arrivo a Roma a mezzogiorno e dopo aver ricevuto l’avv. Sarfatti, che mi espone urgenti bisogni della Lombardia e del Veneto, mi reco da Orlando a esporgli la necessità in cui mi trovo di lasciare l’ufficio per una settimana, onde subire un’operazione chirurgica. Ho poi un lungo colloquio con Zupelli; è molto cordiale e m’impegna ai massimi sforzi. Lo assicuro che all’esercito non mancherà mai nulla, anzi lo manterrò nella massima possibile abbondanza di pane, di carne, di ogni genere alimentare. Da qualche tempo regna una relativa calma sul nostro fronte; eppure si attende una grande offensiva. Si è radunato in Roma il Consiglio di guerra coll’intervento del generale Diaz. La sera sono colto da febbre. 27 Marzo. Sono costretto a letto. Telefono ad Orlando e faccio venire all’albergo Regina il comm. Morandi e il cav. Sagaria, suo collaboratore, per disposizioni ai consorzi di approvvigionamento. Do tutte le disposizioni in vista della mia prossima assenza. La battaglia sul fronte inglese continua con perdite spaventevoli da entrambe le parti. Gli inglesi continuano a cedere terreno. Avrebbero lasciato in mano al nemico 90.000 prigionieri. E mentre pendono incerte le sorti della guerra, l’on. Fi-