376 Contrasto per le riparazioni [31.n1.19] Lloyd George, poiché gli inglesi hanno ottenuto che la Germania sparisca dal novero delle nazioni marittime e coloniali, ma temono che, imponendo anche forti cessioni territoriali verso la Francia e fortissime cifre per danni di guerra e riparazioni, i tedeschi rifiuteranno di firmare il trattato e si butteranno al bolscevismo. Lo spettro del bolscevismo in tutta l’Europa a oriente del Reno fa perdere il sonno a Lloyd George ed a molti altri uomini di Stato. D’altra parte Lloyd George ha promesso agli elettori inglesi la impiccagione del Kaiser ed il pagamento fino all’ultimo penny dei danni e delle spese di guerra, onde il primo ministro appare spesso in contraddizione con se stesso e continuamente coi francesi, che gli rinfacciano di prendere tutto per sé e di non lasciare sufficiente bottino agli altri. Che cosa uscirà da questa furibonda lotta fra alleati vincitori? O una nuova Europa, incarnazione del Vae victis più tremendo della storia, o la fine della civiltà. Terribile fu la guerra, terribile è la rivoluzione bolscevica, gravida d’immensi pericoli sarà anche la pace. Orlando mi istruisce: « Tu lascia ogni altra cura ai tuoi colleghi e dipanami l’arruffata matassa delle riparazioni, della quale nessuno sa più trovare il bandolo, talmente l’hanno malmenata. La tua conoscenza della lingua inglese e la tua amicizia con gli americani gioveranno ai tuoi colleghi Chiesa e D’Amelio. Salandra non interverrà alle sedute ». Alle 14, dopo aver mangiato in fretta un boccone, mi trovo col comm. D’Amelio, che mi mette al corrente di quanto ha fatto la commissione riparazioni, alla quale appartiene con Salandra e con Eugenio Chiesa e che ha tenuto una dozzina di sedute ufficiali dal 3 febbraio al-l’u marzo. Da quella data non ha più tenuto sedute ufficiali per i contrasti che si sono sollevati fra le tesi in discussione e che hanno portato a quattro violenti dibattiti anche fra i Big Four, e finalmente all’odierna seduta, con