366 Ultimi lavori a Roma [28. m. 19] una pace soddisfacente per noi, con possibilità coloniali per lo sfogo della mano d’opera. Occorrerebbe continuare anche una politica d’intensa collaborazione economica fra alleati, ma su di essa non mi faccio più illusioni. L’incomprensione su questo punto sarà rovinosa per tutti. 28 Marzo. L’Agenzia Stefani comunica che il Consiglio dei Quattro ha ieri esaminato a Parigi le questioni delle riparazioni e della frontiera del Reno; e che prima della riunione l’on. Orlando aveva avuto un colloquio di un’ora col Presidente Wilson sulla questione adriatica. Si assicura che il nuovo metodo di lavoro condurrà fra poco alla redazione dei preliminari di pace. 10 ho ormai ultimato il mio lavoro di revisione della situazione alimentare italiana, ed ho preso coi miei collaboratori tutti i possibili provvedimenti per un suo deciso miglioramento. Oggi ho firmato il decreto per ridare al Paese il pane bianco, come simbolo del ritorno allo stato normale di pace, coll’abburattamento all’85% ma con un 5% di miscela (riso o granone bianco o cereali similari). 11 Consiglio dei ministri di ieri ha preso atto del mio lavoro di questi giorni, ed è stato d’accordo che io ritorni subito a Parigi per riprendere la direzione degli affari economici della conferenza. Assolto dunque il mio compito in questa rapida corsa in Italia, affidato il timone del mio dicastero al mio ottimo sottosegretario marchese Nunziante, salutati i miei direttori e capi servizio con la promessa di un prossimo ritorno, vado a prendere gli ultimi accordi con Stringher, al quale ormai mi lega grande ammirazione e affettuosa amicizia; e vado ad accomiatarmi dal vicepresidente Colosimo, col quale sono pure nel più perfetto accordo di spirito e di sentimenti. Alle 20,30 parto per Milano.