[i5-v.i9] Arrivo della delegazione austriaca 561 « trasporti » del trattato, è affidata a un comitato ristretto composto da Hudson (Stati Uniti), Sir Llewellyn Smith (Gran Bretagna), Claveille (Francia) e Crespi (Italia). Rimango poi davanti ai Big Four come esponente del Consiglio Supremo economico, e si approvano le proposte di tale consesso circa lo stato attuale del blocco contro la Germania, la sua abolizione appena firmata la pace, e la ripresa del blocco nel caso che la pace fosse rifiutata. Si danno istruzioni per mettere eventualmente in opera un nuovo blocco. Nel pomeriggio sono al Consiglio Supremo economico per l’esecuzione delle istruzioni dei Big Four. Oggi è arrivata a Saint Germain la delegazione austriaca, guidata dal Cancelliere di Stato Renner e dall’ex-Presidente del Consiglio Lammasch. Bisogna dunque sollecitare la conclusione degli accordi e specialmente degli accordi coll’Italia. Wilson, Lloyd George e Clemenceau ne hanno oggi avuto la netta percezione, come hanno compreso che il disaccordo ora manifesto fra il Governo di Orlando e quasi tutta la stampa italiana, può preludere a una crisi e a un cambiamento di delegazione, che essi non desiderano. Essi si sono radunati per parlare delle cose italiane in base alle conversazioni avvenute ieri e stamane fra Orlando e l’ambasciatore Macchi di Cellere da una parte, il colonnello House e David Miller dall’altra. 15 Maggio. Il mio segretario particolare comm. Stobbia mi avverte che Orlando è risentito verso di me per l’intervista che ho accordato al Petit Journal e per i discorsi che gli ho tenuti. Egli penserebbe che mi do l’aria di suo successore alla presidenza del Consiglio. Accolgo l’informazione con una risata, talmente mi sembra assurda: ammetto però di aver sbagliato a concedere un’intervista che doveva avere molta eco su questioni generali senza avvertirne il presi- 36-