380 Logomachia per le riparazioni [2.IV.19] sono sempre tanto ampie che finiscono per essere inconcludenti. Alle 16 la seduta si trasporta nella casa del Presidente Wilson e viene presieduta da Thomas Lamont, come rappresentante personale del Presidente. Si discute fino alle 18, ma nulla ancora si arriva a concludere. 2 Aprile. Alle nove vado da Orlando per portargli precise proposte circa il nostro acquisto delle miniere di carbone di Eraclea sul Mar Nero. Cosi l’Italia avrà un proprio rifornimento abbastanza facile. L’informo anche sulle sedute del comitato speciale delle riparazioni. Alle 10 di nuovo al ministero delle finanze per le riparazioni; si sospende alle 13; si riprende alle 16, si sospende alle 19, si riprende alle 20 e si sospende a mezzanotte per prendere il tè. Non ho mai assistito a discussioni più eleganti, più vivaci e meno concludenti. Tutti fanno sfoggio di altissima competenza giuridica, di argomenti finanziari ed economici degni di ogni rispetto, ed ora di feroci imposizioni ai nemici, ora di idee umanitarie. Ma con tante belle parole non si arriva mai a un risultato. Io sto zitto, ascolto, osservo, e poco a poco noto che le proposte francesi anche le più feroci sono volta a volta approvate dagli inglesi oppure dagli americani; mai da entrambi i gruppi. Il gruppo che non approva, mette in dubbio la sufficienza delle proposte e vi fa delle aggiunte per esagerarle; interviene allora il gruppo che ha approvato, fa rilievi esagerati a sua volta, e cosi si addiviene a proposizioni tanto esiziali per tedeschi da apparire assurde. I francesi devono convenirne, sono costretti a far macchina indietro, e allora un inglese o un americano chiede di passare ad altro argomento, cosi che tutto rimane sempre in sospeso. Facendo molta attenzione, sorprendo certe rapide oc-