[20.XII.l8] II Re d’Italia all’HStel de Ville 227 Alle 15 arriva Sua Maestà il Re, accolto dall’entusiasmo più sincero di tutta la popolazione parigina. Naturalmente io faccio parte del ricevimento. Con Sua Maestà sono giunti anche Orlando, Sonnino e Villa, ministro dei trasporti. Alle 17 ho una lunga seduta con Villa e ¡coi suoi funzionari per metterli al corrente delle grosse questioni riguardanti le flotte mercantili nemiche, che Foch ha, con una certa imprudenza, quasi promesso di lasciar libere per i bisogni della Germania. Si tratta evidentemente di una grave questione di principio che deve essere trattata dal ministro competente. Sua Maestà il Re ha fatto visita al Presidente Wilson. Poi ha assistito al pranzo di gala offerto all’Eliseo. Erano presenti tutti gli artefici della vittoria. La serata è stata cordialissima. 20 Dicembre. Ho l’alto onore di accompagnare Sua Maestà al ricevimento della municipalità di Parigi all’Hotel de Ville. Sua Maestà ha pronunciato un mirabile appello alla fratellanza italo-francese: « Lasciatemi evocare l’imperituro ricordo di questi morti che dalle loro tombe per sempre onorate dicono a noi, francesi e italiani, che non abbiamo potuto condividere la loro sorte: Fratelli, non cessate mai di amarvi ». Tutti fanno grandi elogi degli italiani e dimostrano grande amore per l’Italia. Perfino Clemenceau ha dichiarato al deputato Raimondo che la Francia non abbandonerà l’Italia mai più. Egli dice di avere un’amicizia profonda per l’Italia, amicizia di un cuore che non ha mai tradito. Purtroppo le mie informazioni mi rivelano atti non conformi a tanta amicizia. La sera grande ricevimento offerto dal nostro ambasciatore, conte Bonin Longare, in onore di Sua Maestà.