[i.m.ig] Clemenceau ritorna in Consiglio II Presidente Wilson, arrivato in America, trova una forte opposizione. Specialmente il Senato degli Stati Uniti è contrario alla Società delle Nazioni. I ministri americani dichiarano che l'America è davanti all’alternativa o di entrare nella Società delle Nazioni, o di costruire la flotta più potente del mondo. i° Marzo. Alle dieci partecipo alla seduta della seconda sottocommissione dei porti, vie d’acqua e ferrovie. La delegazione italiana ha presentato una mozione concernente le decisioni urgenti che si devono prendere per rimettere in attività il traffico internazionale. Proponiamo la rinnovazione e la proroga della convenzione ferroviaria di Berna del 1890 e segnaliamo i vantaggi di tutti i servizi internazionali diretti. La delegazione britannica ha presentato un progetto di convenzione per i porti franchi; e la delegazione francese un progetto per la creazione di porti internazionali. Si è iniziata la discussione e fissata la procedura per giungere rapidamente all’approvazione dei tre progetti. Alle 15 mi reco al Consiglio dei Dieci, al quale, nella mia qualità di presidente della commissione finanziaria, presento la lista delle questioni finanziai ie da risolvere coi trattati di pace. Altrettanto fa Clémentel come presidente della commissione economica. Il Consiglio affida lo studio e la redazione degli articoli relativi da iscriversi nei trattati, a due nuove commissioni, una finanziaria ed una economica, composte dai delegati delle prime due commissioni, con l’aggiunta di uno in più per ogni grande Potenza e di cinque membri per gli altri Stati. Per il 15 marzo si dovrà far pervenire ai Dieci un primo rapporto. Oggi ha fatto la sua ricomparsa nel Consiglio Supremo il presidente Clemenceau, che tutti felicitiamo per la sua