mirerai, come fei tenuto, godere con tante regie prerogative aria perfettissima la Regina dell’Adriatico , e che tanto pii* fta njn miracolo del mondo, quantoche refterà molto più manifeflato , come teneramente l abbia fempre amata in tutto il fupremo Facitore.
   Si feruequefìi per lo più d infimi mezzi ¡per fare compa. rire le fue marauigliofe grandezze , come feruefi in quefio punto di me t perche <venghino alla luce quelle •verità, che diuerfe dall'•vniuerfale credenza 3 ed occulte per tanti tempi, ojferuarai manifeste.
   Ti prego auer la bontà d'immitare il perito Gioielliero allorché mira vna bellifsima Perla, della quale ammirando la groffe zza} reto udita3 e candore , non ricerca fe giouinet vecchio , grande &'c.fo(fe tvomo, che pefcò la conchiglia ; ne cura faperefe fimile nel candore fojje quel feno ^ doue fu generata ye d'onde fucchib l alimento.
  Tanto fartudeui, chefenzjt riflettere alla mìa per fona, che non fta Medito di grido, ne che polita 3ed elegante fiala mia fra/e, confiderar deuìla 'verità, effendo il mio fine per• fuaaerti quefla, e gli addornamentifla ragione, autorità ¡ed efperienz* . Armi finifsime , e pungentifsime 3 c hanno trafitto torrido moHro della maledicenz#, ancorché coperte dalla ruggine dell’in eleganza.
  Se eserciterai la pazienza , come ti prego , in leggere le prone della prima proporzione, per effsre la bafe delle due fufequenti : lette qucfìe , rcfleraiconfolato, mentre ritroverai due gioielli lauorati confomma perfezione, che ti con-foleranno, e per il dire elegante^ nuoue, e mafsiccie ragioni, e confiderabilìfsime efperienze} perloche re/ia tanto più, ap-prouato il mio affunto.
  Non iflupìre fe frequentemente cito pìh d'ogn’ altro Franccfco Baccone Barone di Perullamio lnglefe t per che altri non ha fcritto, ne tanto particolarmente, ne così accuratamente in ordine al viuere > e morire come quefìi -, fiima-
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