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fpauènto, c rimirando ia alcuni di ccrtolocola IteiTa fuga,
P.	£ di Liattca paura il <vifo.tinto,
ioipefi la morte ad altri innocenti vccelletti , e così meco •ÌtefTo incominciai del iucceduto con animo,benche dubbioso, e titubante, a fofpettare.
   VifTe fopra dell'acqua falfa più , che (opra i vapori del campo, e dell'arena, il pefce perche fuchiando a mano a mano rimefcolato con acquee moli il più bel fiore de’ ia-li, ed entrato pel cribro de Polmoni nella mafia de loro fluuidi,gli mantenne qualche tempo anche fuoridei loro Mondo in quel grado di moto, che fi ricerca per viuere. Morirono afpramente la Rana, la Salamandra, la Rai-netta, ed altri pelei , ed inietti d'acqua dolce nella falla, « perche ne penetrò in troppa copia nel loro fangue,e gli fciolfe fubito quella lodeuole teiiitura , che gli fi deue, ò percheeilendo l’acqua l’alia aflai piùpeiante della dolce,o le moli de* Tali troppo groiTolane, ed impure compresero, e punfero icanuelini de Vafi ianguigni, che i’erpeg-gianoperi Polmoni, ed impedirono il corio liberoal ian-gue . Così anche i più famofi rimedj, ie fi prendono in poca doie mantengono in piedi la noltra macchinale in eccedentef l’atterrano. Nuoce molroquello, ehegioua molto . Loppio, contorme il di lei fauorito Saccone,trae in longo la vita, fe moderatamente fi prende, ie (’moderatamente,la tronca. Cofi hanno fattoi fopradetti ialià miei peici, e cofi ancora agli altri viuenti.
  Ne vò già qui, ò Dotti jìimo signore, pafeere Tocculto geniodi quella gentile fminuzzaturadiiali, che dall ac-qua ia Ha fi (picca, e vola. A me batta per ora conofterla per vn ammaiTo de’ iali più minuti , e più iciolti fempli-cemente diuifi j non variati nella figura . Saranno iem-pre cubi iolidi di fei faccie tutte quadrate, comemoitrò il microfcopio ali’.ingegnofilìimo, e virtuofi/lìmo Si-~ : >	Ri gnor