148 poter quell’aria mantener ie fletta, cgl’vmori noftri ancora lontani dalla corruzione, eilendo la virtù principal di quello il conieruar intiere, e iane tutte le coie anche più facili a diftruggerfi, à cui viene applicato ; onde iì vede nell’aria di Venezia, durar molto più le carni, i i frutti morbidi, ei pefei ancora , che altroue, come fù già oiTeruato prima dall’A mato Lufitano , e dopo più accuratamente da V. S. EccellentilTìma , il che può crederi! acuenire, perche dal i al marino di quell’aria, e fi fiilano alquanto le parti più lottili, e più reiolubilide mirti ; onde non fi muouono così rapidamente, e perciò ne anche con tanta facilità fi perdono, e tanto più, che daH’ifteiTo fale, che condenfa in qualche modo tutti li corpi, le vengono chiufele vie. Rifletto inquarto luogo, poter l’aria di Venezia» col beneficio del ial com-mune, conferuare, edinuigorireàmarauiglia¡'fermenti noftri, da cui dipendono tutte le operazioni più lode-uoli, e ciò non folo col tener le parti volatili, e ipirito-fe di quelli più ftrettamente vnite con le altre, come fa giornalmente il fale ifteiTonel fermento del pane , in cui perciò fuole dalle Donne nortre conferuarfi ; ma oltr’a ciò con la mordacità, e ialfedine propria acuendoli, fe troppoignaui,ed’ottufi. Aggiungo laquinta rifleiììone, cd è porerfi col fai commune dell'aria Veneta aiTottiglia-re, ed aftergeregli vmori groflì , crudi, e freddi» ogni qualuolta fe ne trouaiTero, ne corpi di que’Cittadini, auendo indubitatamente l'vna, e l'altra virtù il fai com-xnune -, dal che ne nafee il poter quelli commodamente preferuarfi damali, che da loro fi producano. Rifletto dipiùinfeftoluogo, per il fai marino poter quelli , che Varia Veneta ifpirano , renderfi ben pronti alla generazione, e più fecondi, òfia perche il loro feme fi faccia maggiormente attiuo , e mordace, (limolando anche più l’efpultricc di quelle parti, che feruouo à quefto, ò per-