75 CAPO V. Vi quale natura ftano l\ euaporationi, eh' e fatano dalla Laguna e Canalli, Quando , e come re/li alterato t Atmosfera di Venezia. più maturità decorrere conuiene circa {fquelle, penfando prima non eifere putre-tjj dinofi tutti gli aliti fetenti , ( anzi eifere tali quelli, che non hanno odore di for-te, comedalTefperienze fatte ientirà)fer-uendofi noi della Galbana , Caltoreo , AiTafetida &c. tutte cole d’ingrato odore , quali praticate in foflanza lungo tempo , s‘ identificano col medefimo fangue , fenza accendere febbri • In tanto dunque s’introduce la putredine , in quanto fi rilaicia la maifa del fangue , ( non cfcludo altri modi violenti , che ciò fare poilono , difeorro iol di quello iuccede ordinariamente per cagione d’aria, alterata da vmide euaporazioni ) e fi può accendere la parte iulfurea, per tale rilafciamento . E molto Diiferente il fatto nel nollro cafo , ancorché ve ne fiano di fulfu-ree in tali ciTalazioni, dalle quali dipende l’odore ingrato. Sono graili quelli folfori, e Temendomi deU’efpref-fiuedell’anonimo de faggi anatomici, fi ritrouano impegnati acidi volatili ne rami de lolfori , fiche non cifen-do accendibili per la graffezza, molto meno poi à ciò fono abili, per non lo permettere ne anche l’acido, che gli è vnito : come dunque eccitar poiTono putredine nel ianguc? Seaccadeife, chefcoperta retlaiTe continuamente la Laguna, potria elfere, che fuccedeflequalche malepar-ticoiare, ma dourebbe ancora mutare natura la di lei ter* I 2, ra,e Efptr. 4-fj.