uedein villi d’abitazione al proprio fi: ató conueniente^ per poteri! diuertire. Procura cadauno leuarfi dagl'impegni de famigliari negozj, ed applicazioni, amando portarfì ne tempi propri , à godere con -libertà l’amene verdure, cacciagioni, ed altri diuertimenti per ricreariT, e folJeuarfi. Piccoli dunque e grandi, mafehi efemine , giouani e Vecchi iarano per tutto il mondo Ippocondria-ci , attefoebe fperimentano tutti infolita allegrezza di cuore in tal’occafione , come riempire fifente il Veneto quando elee da quefta Dominante. Ma iupponiamo per inconcludente ogni rifleiTo. Se viuefle il Santorio, far le vorrei '1 feguente argomento . Se cagiona l'aria di Venezia per le voftre ragioni l’Ip-pocondria nel Cittadino , tanto più ciò farà nell’eftero. Se pofeia fi ritrouerà Ippocondriaco il medefimo venendoci ad abitare, molto fi aumenterà quefto peruerfo male. xMa perche Paria di quella Dominante non cagiona vn tal malaffetto nell’eftero , anzi agrauato da male di tantamolcftia, col fermarli in quefta fi libera, l’aria dunque non può dirfi caggionedi tale indiipofizione in quel Cittadino, che da quefta è eguagliato. Tralafcian-do le ciance , prouato reftarà il tutto daH’eiperienza, la di cui conclufione è incontraftabile. Capitarono in Venezia due giouani, l’anno feorfo vno è il Signor Francefco Ferrarini aromatario da Parma, di prefentc primo giouane nella ipeciaria della Doga refTa , el’altroè il Signor Aleflandro Fochetti da Modena Pcruchiere k Ancorché il primo fia nato ed alle-uato in Città d’aria falubreal pan d’ognaltra d’Italia, aiTalitodall’euaporazionj melancoliche, reftaua frequentemente aggrauato da triftezza, che lo rendeua mutolo, cd amante della folitudine. Doppo che dimora in Venezia , non è mai più ftato moleftato da tali euapora-zioni 3 ma impio&uacofi9 è diuenuto viuace cd allegro,